BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Il maresciallo va in pensione. Trezzo saluta "l’eroe normale". Ha vigilato sulla città per 27 anni

Marco Bennati, 60 anni, nell’Arma da 41. Il sindaco Diego Torri: gli dobbiamo immensa gratitudine. Dalla bimba rapita e riportata a casa alle due donne salvate nell’Adda e l’ultimo intervento: l’arresto di una banda.

Il maresciallo va in pensione. Trezzo saluta "l’eroe normale". Ha vigilato sulla città per 27 anni

Marco Bennati è nell’Arma da 41 anni Una carriera che ne ha fatto un punto di riferimento per tutta la comunità

Il maresciallo va in pensione il giorno del suo compleanno, oggi ne compie 60, e per Marco Bennati sono le ultime ore di lavoro. È “l’eroe normale” che ha vigilato sulla città e sui dintorni per 27 anni, ma è nell’Arma da 41, prima era a Melzo e agli inizi nel Cremasco. La ferma, giovanissimo, e poi l’avvio di una carriera che ne ha fatto un punto di riferimento per la comunità. Fu lui, nel 2017, a riportare a casa Emma H., la bambina rapita dal padre e nascosta in Siria per 5 anni dopo la lunga disperazione della mamma, servizi di "Chi l’ha visto", e una mobilitazione senza precedenti per la piccola. Appelli e ricerche erano finiti sempre con un nulla di fatto, finché lui non rintracciò un prozio che fece da intermediario con il papà e la riabbracciò appena sbarcata a Malpensa. La loro foto insieme ha un posto speciale nella sua teca, nel 2023, a distanza di 6 anni dal lieto fine un nuovo incontro con la bambina diventata adolescente ha coronato un rapporto speciale. Nell’album dei ricordi hanno un posto importante anche i due economi ricevuti per aver salvato a distanza di tempo due donne buttandosi nell’Adda gelido, in divisa, per strapparle alla furia dei mulinelli quando tutto sembrava perduto. Un percorso coronato neanche 12 mesi fa con la Situla d’oro, la benemerenza civica consegnata a chi si distingue per aver portato in alto il nome della città. L’ultima operazione di peso qualche settimana fa, l’arresto di una banda di albanesi, trafficanti di droga, che smerciavano in tutta la zona. Adesso, il momento più difficile. "Me ne vado con la morte nel cuore, porto con me centinaia di volti e vicende che mi hanno segnato - dice - non ho dimenticato nessuno. Da solo non avrei combinato nulla: devo tutto ai miei collaboratori. Insieme in questi anni abbiamo cercato di offrire sicurezza". Un compito portato avanti con un’umanità fuori dal comune emersa nei momenti più difficili, uno su tutti, gli sfratti, accanto alle famiglie costrette a lasciare casa. Qualunque episodio si rievochi, lui c’era, uno degli ultimi in ordine di tempo, a giugno, l’allagamento della casa di riposo Anna Sironi, dopo una bomba d’acqua e la corsa per proteggere gli ospiti in un una situazione davvero complicata.

"Ho trascorso tutta la vita in caserma", scandisce. Non gli sembra vero che stasera chiuderà la porta dell’ufficio per l’ultima volta. A congratularsi a nome di tutti per il traguardo, il sindaco Diego Torri: "Nel futuro del comandante ci saranno altre soddisfazioni, Trezzo gli deve immensa gratitudine per la professionalità e la passione con le quali ha sempre interpretato il suo ruolo. La sua disponibilità alla collaborazione è stata un autentico e sostanziale valore aggiunto per la nostra comunità". Il testimone passa a un altro nome di peso della Compagnia carabinieri di Pioltello: Gianni Graziani lascia la guida di Gorgonzola per approdare in via Nenni.