Il maniaco dei coltelli preso sul tetto del palazzo

Via Bovisasca, il senzatetto ha aggredito passanti e carabinieri con due lame e una bomboletta-lanciafiamme. Bloccato col taser.

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di Nicola Palma

Nel giugno del 2016, si era esibito in una passeggiata nudo in viale Monza: fermato dagli agenti di una Volante di passaggio, li aveva aggrediti. Due anni dopo, il 7 luglio 2018, aveva minacciato due giardinieri che stavano tagliando l’erba nelle aiuole di via Bovisasca: bloccato a fatica dai carabinieri e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, aveva danneggiato il vetro di un blindato delle Api antiterrorismo colpendolo con un sasso. Due giorni fa, Doru Iften, senzatetto romeno di 48 anni, è tornato a far parlare di sé, prima aggredendo un passante per strada con due coltelli di grosse dimensioni e poi cercando di colpire più volte i militari del Radiomobile intervenuti: stordito da due scariche di taser, è stato ammanettato e portato al Niguarda, dove si trova tuttora piantonato. La serata di follia inizia alle 22, quando un equipaggio del pronto intervento dell’Arma viene inviato dalla centrale operativa in via Bovisasca 161: lì c’è un cinquantaduenne peruviano che dice di essere stato minacciato di morte da un uomo poi fuggito. Nel corso dell’intervento, i carabinieri sentono delle urla provenire da un’area dismessa all’angolo con via Moneta: si avvicinano e vedono Iften (che verosimilmente passa le notti da quelle parti) che sale sul tetto di un palazzo confinante con la zona abbandonata; in mano ha due lame, di cui una seghettata. Tre militari entrano dal retro con l’aiuto di un condòmino, altri due salgono con l’autoscala dei vigili del fuoco. Il romeno è circondato, ma non vuole saperne di arrendersi; anzi, all’improvviso lascia i coltelli e prende una bomboletta di zinco liquido, generando con un accendino una fiammata che per poco non investe in pieno i carabinieri. Finita? No, Iften riprende una lama da terra e si avventa su un militare, tentando di accoltellarlo.

A quel punto, un collega impugna il taser in dotazione e “spara“ una prima volta contro il quarantottenne. Nessun effetto. Un secondo colpo lo prende alla spalla destra, stordendolo e costringendolo a buttare il coltello. È in quel momento che i militari si avventano sull’uomo e riescono finalmente a bloccarlo, dopo un’ora ad altissima tensione. Portato in caserma, il romeno ricomincia a dare in escandescenze, tanto che sarà necessario un ricovero in ospedale. Arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravate dall’uso delle armi, d’intesa col pm di turno Mauro Clerici, ora Iften verrà processato per direttissima. Per fortuna, nessuno dei carabinieri intervenuti ha riportato ferite o contusioni.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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