MONICA AUTUNNO
Cronaca

Il maltempo accelera la maxi-vasca. Sopralluogo dei sindaci sull’area

Impianto del Molgora: tra i paletti la mancanza di fondi, le dimensioni e l’attenzione alle infiltrazioni malavitose

Il maltempo accelera la maxi-vasca. Sopralluogo dei sindaci sull’area

Il maltempo accelera la maxi-vasca. Sopralluogo dei sindaci sull’area

Una riunione tecnica l’altro giorno, un sopralluogo sull’area interessata già fissata per giovedì mattina: l’emergenza traina, avanti con la vasca di laminazione del Molgora fra Bussero, Gorgonzola e Pessano con Bornago. Ancora, a dire il vero, in un mare di incognite. Per l’impianto mancano fondi, non è inserito nei protocolli Pnrr e sono disponibili ad oggi solo i soldi per la progettazione, in via di assegnazione. Dai Comuni i paletti: dimensioni del futuro impianto, che da prima stesura di progetto dovrebbe avere un invaso record di un milione di metri cubi; revisione di alcune parti del progetto, mitigazioni e risarcimenti. E c’è anche una richiesta in termini di trasparenza: l’istituzione di una sorta di "comitato etico" con persone di garanzia che vigili su appalti, imprese selezionate, smaltimento corretto di terreni e materiali, "non giriamoci intorno - così il sindaco Massimo Vadori: troppo spesso grandi opere sono a rischio infiltrazione malavitosa". È il Consorzio Est Ticino Villoresi, a Bussero come nelle altre località d’area dove sono in fase di realizzazione o progetto nuove vasche antiesondazione, l’ente "attuatore" per l’enorme vasca di Bussero, già progettata vent’anni fa, poi rimasta in un cassetto, e poi “riesumata” in forma potenziata: un milione di metri cubi di portata, 30 ettari di terreno agricolo per la realizzazione, circa 30, 35 milioni di euro il costo ipotizzato. L’altro giorno, alle soglie dell’emergenza poi verificatasi in area, una riunione tecnica "è stata convocata - spiega Vadori - per confrontarsi su alcune questioni sostanziali. Le dimensioni, innanzitutto. Non si discute la necessità di queste strutture. Ma anche la tutela del territorio verde è una priorità. Il progetto: è fermo il nostro “no” alla prevista collina con materiale di scavo, un muraglione che deve sparire dalle carte". Nel faldone di progetto i dettagli sulle "aree di esondazione" che si conta di mettere in salvaguardia con l’impianto, "sono differenziate.

Certamente Gorgonzola, che ha avuto problemi importanti con il Molgora, è fra i tre Comuni quello che beneficierebbe maggiormente della vasca". Infine, gli aspetti etici. "Possono sembrare di poco conto, ma non lo sono. Vogliamo un percorso trasparente e di garanzia. Siamo in Lombardia. Ogni grande opera si presta al rischio di infiltrazioni malavitose. Sarebbe innovativo e importante un comitato etico che sieda ai tavoli di lavoro, esamini documenti, certifichi le future imprese appaltatrici". Per ora tutta teoria: "Infatti. Per ora i soldi non ci sono".