Il linguaggio della Matematica chiave per curare il clima malato

37 progetti di ricerca in sinergia tra università e discipline diverse, finanziati con 395 milioni di euro dal Consiglio europeo per la ricerca. 5 progetti italiani, 4 dei quali a Milano, per affrontare le sfide globali dal cambiamento climatico all'invecchiamento della popolazione.

Il linguaggio della Matematica chiave per curare il clima malato

Il linguaggio della Matematica chiave per curare il clima malato

Via le barriere tra le università e tra le discipline per affrontare le sfide globali: il Consiglio europeo per la ricerca premia la sinergia. Sono stati assegnati 395 milioni di euro a 37 progetti tramite gli Erc Synergy Grant. L’Italia è quarta, con cinque progetti; Milano è in prima linea con quattro ricercatori. Anna Moroni della Statale è tra i “principal investigator“ del progetto NeuroSonoGeneche, sulla sonogenetica; Valeria Fumagalli, ricercatrice di Patologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele con il suo team si occupa di nuovi approcci di immunoterapia delle metastasi del fegato; Lourenco Beirao da Veiga, professore di Analisi Numerica della Bicocca, e Paola F. Antonietti (foto), responsabile del Laboratorio di Modellistica e Calcolo Scientifico Mox del Dipartimento di Matematica e professoressa di Analisi Numerica al Politecnico di Milano, lavorano insieme al progetto “Nemesis“ con altri due colleghi matematici francesi. Sette milioni e 800mila euro a ciascun progetto.

Professoressa Antonietti, in che modo la matematica può aiutarci ad affrontare i cambiamenti climatici?

"Con il nostro progetto, Nemesis, ci occupiamo degli aspetti matematici fondazionali nella costruzione e analisi di algoritmi e nella loro implementazione su super calcolatori, cercando di superare i limiti numerici e computazionali che ci sono oggi. La potenza dei calcolatori è in continua evoluzione, con un impatto ambientale che dovrà essere governato a sua volta. La matematica può aiutarci a “guardare” quantitativamente i fenomeni, tradurli in equazioni: è un linguaggio universale che può rispondere a diverse domande e essere utile anche per analizzare possibili rischi per l’ambiente".

Per esempio?

"Nel progetto Nemesis ci concentreremo su due applicazioni: il primo si colloca nel contesto della geofisica. Possiamo simulare i rischi legati alle attività antropiche nel sottosuolo, come lo stoccaggio della CO2, senza dovere fare esperimenti. Un’altra applicazione riguarda i sistemi di estrazione dell’alluminio tramite fusione (smelting). I modelli matematici saranno in grado di simulare fasi di produzione del metallo a basso impatto ambientale".

In questi giorni si stanno consolidando le immatricolazioni: come aiutare i ragazzi a superare ostacoli e tabù che li allontanano dalla matematica?

"Siamo in un momento storico e stiamo vivendo cambiamenti radicali a una velocità che non ha paragoni. Anche l’intelligenza artificiale avrà un impatto massivo che deve essere governato. La matematica a supporto della tecnologia, diventa ancor di più un elemento fondante per capire e affrontare le sfide globali che stiamo attraversando, dal cambiamento climatico all’invecchiamento della popolazione. Ci sono segnali incoraggianti, ma c’è ancora molta strada da fare per superare gli stereotipi di genere nella matematica e, più in generale, nelle materie Stem. La diversità è un elemento essenziale nella scienza e solo con un approccio inclusivo potremo dominare la complessità".Si.Ba.

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