
di Francesca Grillo
Un progetto di salvaguardia ambientale e per limitare l’abbandono delle tartarughe. Si parla delle testuggini palustri esotiche: nei manuali si trovano con il nome di Trechemys scripta, tra le cento specie invasive a maggiore impatto su habitat e specie autoctone. Oggi queste tartarughe particolari non si possono vendere, proprio per la pericolosità che possono creare all’ecosistema. Chi è proprietario di un esemplare può continuare a prendersene cura, purché venga custodito in modo che non sia possibile la fuga o il rilascio nell’ambiente e ne sia impedita la riproduzione. Chi non ha più la possibilità di curare le tartarughe, può rivolgersi al Comune che ha avviato un progetto di salvaguardia delle testuggini: il laghetto tra via Greppi e via Marzabotto diventa un centro di accoglienza per la specie. Regione Lombardia ha destinato fondi per il progetto al Comune di Brescia e a quello di Buccinasco (circa 20mila euro ciascuno) per il programma "Life Gestire Ip 2020", con l’obiettivo di realizzare nei due territori un "Piano di controllo e gestione della specie", in partnership con Wwf, che ha individuato le aree idonee, e con i carabinieri del reparto forestale che avranno il compito di realizzare i lavori di attuazione del progetto.
Nel laghetto delle tartarughe Marzabotto gli esemplari potranno continuare a vivere, in completa sicurezza e nel rispetto delle altre specie. "Un progetto ambizioso di salvaguardia della biodiversità, con il fine di eliminare l’abbandono di questi animali – commenta il sindaco Rino Pruiti – e la collocazione in un ambiente adatto delle tartarughe che a volte si trovano disperse per la città. Il piano prevede anche l’avvio di corsi per la formazione di operatori e attività di sensibilizzazione per la cittadinanza".
Il perimetro del lago verrà completamente recintato per evitare la fuga e l’allontanamento delle testuggini esotiche introdotte. In questo modo si eviterà anche il pericolo di caduta accidentale in acqua per i frequentatori e visitatori dell’area. Sarà installato un cancelletto per consentire agli operatori di raggiungere la sponda per le attività di monitoraggio. Non è tutto: per rendere più confortevole la vita delle tartarughe, saranno posizionate anche delle zattere galleggianti, fissate in tre zone del laghetto, dove le testuggini potranno emergere dall’acqua, godendosi i caldi raggi di sole. Per completare l’intervento, saranno installate delle bacheche informative con illustrazioni per spiegare il progetto, in particolare agli alunni delle scuole.