
Il Gigante diventa green Gli alimentari viaggeranno in tir a gas naturale liquido
di Barbara Calderola
Lotta allo smog nella logistica, d’ora in poi le derrate alimentari del Gigante viaggeranno sui bisonti della strada "verdi" della pozzese Gi.Ma.Trans: accordo fra il colosso della grande distruzione e quello dei trasporti, gli alimentari usciranno dai magazzini e saranno consegnati negli store su tir a gas naturale liquido, "il carburante più ecologico", spiegano i soci. La novità arriva nella Giornata mondiale dell’Ambiente e porterà "un taglio di CO2 del 95%", sottolinea Stefano Quarti, amministratore delegato dell’azienda nata alle porte di Milano 30 anni fa e che ha appena raddoppiato aprendo un polo di stoccaggio a Cortenuova, nella bergamasca. Il marchio della grande distribuzione ha calcolato che grazie a questa operazione il risparmio di anidride carbonica "sarà di 37 tonnellate l’anno rispetto a una flotta diesel". L’iniziativa si inserisce nel progetto di sostenibilità avviato da tempo dalla catena di supermercati, così dopo il volantino digitale taglia-carta e la piantumazione di un bosco di 2.309 alberi fra il Parco Nord e il Parco del Po, un polmone mangia-smog, è arrivata la svolta sul movimento merci. Un capitolo-chiave che fa il paio con "l’impegno sulla riduzione degli imballaggi e sull’uso di materiali riciclabili", dice Massimo Savorani, direttore della catena di fornitura del Gigante. Non solo. "La refrigerazione della parte fresca sarà interamente autonoma grazie al fotovoltaico - aggiunge il manager -. Il nostro obiettivo primario è quello di non consumare più energia del necessario". Una filosofia condivisa dai nuovi partner e per dare più visibilità all’accordo contro la febbre del pianeta sui camion è stata stampato che tipo di carburante utilizzano. "Crediamo in questa collaborazione che concretizza i nostri obiettivi comuni, promuovendo alternative sostenibili rispetto ai motori diesel. Le aziende possono e devono fare la loro parte per raggiungere la decarbonizzazione della mobilità", chiarisce Quarti. A bordo degli Iveco Natural Power a zero emissioni "ci saranno gli autisti più esperti", ancora l’ad, mentre nelle celle a bordo la catena del freddo "sarà perfettamente garantita". A disposizione della causa, il 15% della flotta, composta in tutto da 219 tir, il 66% dei quali è Euro 6.