
Danilo Radaelli, candidato sindaco
Danilo Radaelli è il terzo candidato sindaco in corsa a Cernusco per la successione a Ermanno Zacchetti. Scende in campo dopo Claudio Mereghetti (Dimensione Cernusco) e Paola Colombo (Pd). L’educatore 49enne, tra i fondatori di Pedala Martesana e già presidente di Anpi, sarà alla guida di Vivere Cernusco, la civica di centrosinistra che nel 2024 ha compiuto 40 anni e che punta a guidare la città nel prossimo mandato.
"Lavoriamo a un progetto attento alle persone, che coniughi passato e futuro – spiega la lista – in discontinuità con le scelte che in questi anni hanno portato a errori e trascuratezza". Il gruppo è pronto ad accogliere "le tante energie che ogni giorno operano in città e che la rendono inclusiva, dal volontariato, alla scuola, alla cultura, allo sport". Radici nel passato e sguardo avanti, un fil rouge che attraverserà il programma con uno slogan che sintetizza la filosofia: "Il futuro è adesso". L’obiettivo è tornare ad avere "una città bella da vivere". Come? "Attraverso la pianificazione – spiega l’aspirante primo cittadino – avendo come priorità il bene di tutti. Abbiamo un territorio ricco di conoscenza, lavoro, tradizioni e innovazioni, è un dovere tutelarlo e trasmetterlo. Siamo una comunità in cammino con una proposta politica in itinere, un progetto che vede l’impegno collettivo di tante persone".
Alla civica Radaelli è approdato alle comunali del 2022. "Persone competenti e pragmatiche – racconta – capaci di porsi domande e di proporre soluzioni realistiche e sostenibili. Un gruppo che non è chiuso nel recinto di un’ideologia, ma aperto al dialogo".
Da sette anni il candidato coordina sul territorio importanti servizi educativi rivolti ai minori "nella convinzione che l’avvenire vada costruito con cura, delicatezza e passione". Lo stesso impegno che metterà nell’amministrazione. Ha già fatto un’esperienza, dal 2012 al 2017 è stato consigliere comunale. Ora, il grande salto e la responsabilità di condurre Vivere alle urne, dopo quattro decenni in cui la lista ha contribuito a forgiare la sensibilità dell’opinione pubblica su sociale, ambiente e cultura. Si riparte da qui, dalla visione che ha caratterizzato anche la storia della civica, scandita dall’alternarsi in maggioranza e all’opposizione, 14 e 26 anni rispettivamente, e dopo la rottura con Zacchetti nel 2021 di nuovo in minoranza. La separazione dura.