Il futuro del Piano Lombardia: "Non accenderemo alcun mutuo. L’ipotesi è già stata scartata"

MILANO Contrariamente allo scenario ipotizzato martedì, in occasione della seduta del Cons...

Contrariamente allo scenario ipotizzato martedì, in occasione della seduta del Consiglio regionale, dal sottosegretario leghista Mauro Piazza, la Regione non intende accendere un mutuo per far fronte agli impegni assunti ed in particolare per il Piano Lombardia, un piano da 2,4 miliardi di euro con i quali si intende incoraggiare gli investimenti da parte degli enti locali. A dichiararlo è stato, ieri mattina, Attilio Fontana: "Non voglio fare mutui e non ne faremo. Piazza ha fatto riferimento ad un’ipotesi alla quale, però, non daremo seguito, uno scenario che non prenderemo in considerazione", ha fatto sapere il governatore lombardo poco prima di firmare l’“Accordo per lo sviluppo e la coesione“ con la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, in quel della Fiera di Rho. Le condizioni del mutuo con Cassa Depositi e Prestiti, secondo quanto letto da Piazza in Aula, non sarebbero state leggere: tasso di interesse del 5,1% per un importo pari al miliardo di euro con rate da 70 milioni annui per un periodo di 30 anni. A sollevare il caso era stata un’interrogazione in Consiglio regionale presentata dal consigliere del Pd, Pietro Bussolati, che prima, dopo e durante la seduta ha sottolineato come non sia questo il momento migliore per indebitarsi. Da qui la replica di Piazza.

Fontana conferma, invece, un altro dato emerso martedì: la necessità di una ricognizione sul cronoprogramma di alcune opere inserite tra quelle finanziate proprio dal Piano Lombardia. "Alcuni Comuni – fa sapere il presidente della Regione – hanno incontrato difficoltà a far partire i cantieri, quindi abbiamo scritto a tutti gli enti locali di farci sapere quale sia lo stato dell’arte delle loro opere in modo da rivedere eventualmente l’assegnazione delle risorse", concentrandole – in sintesi – sulle opere che hanno le gambe per camminare. E a proposito di nuove realizzazioni, l’ultima nota è per la delibera approvata in occasione del’ultima Giunta regionale. Ad annunciarne i contenuti è stato Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare: "In Lombardia saranno realizzati altri 11 ospedali di Comunità per complessivi 220 posti letto. Andranno a potenziare la rete dei 63 ospedali di Comunità già previsti dal Pnrr. Due avranno sede nel territorio dell’Ats Città Metropolitana di Milano, tre nell’area dell’Ats Insubria, due nell’Ats Brianza, tre nell’Ats Brescia e una per l’Ats Bergamo".

Gi.An.