LAURA LANA
Cronaca

"Il cuore produttivo batte ancora". Il Nord Milano fa la parte del leone

Presentato lo studio Top200: le prime due aziende, Coca Cola e Rialto, superano il miliardo di euro di fatturato .

Presentato lo studio Top200: le prime due aziende, Coca Cola e Rialto, superano il miliardo di euro di fatturato .

Presentato lo studio Top200: le prime due aziende, Coca Cola e Rialto, superano il miliardo di euro di fatturato .

"Il cuore produttivo ed economico del Nord Milano batte ancora", dice Francesco Cacopardi, direttore dell’istituto Luigi Gatti, il centro studi di Apa Confartigianato Milano e Monza Brianza, durante la presentazione della Top200. Alla quinta edizione dei Dialoghi di NordMilano24, è stata illustrata l’indagine sullo stato di salute dell’impresa di questo territorio, analizzando le prime duecento realtà.

"Milano, intesa come città metropolitana, è la sesta città europea per produzione di fatturato. Nel Nord Milano vediamo 16 miliardi di fatturato generato da aziende e quelle inserite nella Top 200 rappresentano il 3% del totale della produzione milanese", spiega Cacopardi. Le prime due imprese registrano entrambe un fatturato superiore al miliardo di euro: nel complesso le società analizzate contano 38.399 dipendenti (+1.840). "Le prime tre imprese dell’elenco sono nelle prime 278 italiane, con Coca Cola che è la prima nel suo comparto. Sei sono tra le prime 400 italiane: l’anno scorso erano quattro – sottolinea il direttore –. Ci sono 32 grandi imprese, vale a dire oltre i 250 dipendenti, che hanno superato i 100 milioni: erano 26 nella lista dell’anno scorso". Dieci nuove imprese hanno oltrepassato la soglia dei 10 milioni, 106 aziende hanno più di 50 dipendenti e la classifica di quest’anno vede 45 new entry e 39 in uscita. "C’è un grande movimento significativo. Il sistema produttivo italiano si concentra per lo più sotto il milione di fatturato, mentre nel Nord Milano questo parametro è più alto rispetto alla media". Leader della Top200 Coca Cola Italia (1.273.920.700 euro), che ha sede a Sesto e ha scalzato Janssen che si è trasferita a Milano. Al secondo posto c’è Rialto Spa di Bresso, il Gruppo Gigante, con 1.186.718.136 euro di fatturato e al terzo Sirti Telco Infrastructures Spa (537.620.840 euro). Per numero di dipendenti, 6 imprese superano i mille. Svettano Sodexo a Cinisello con 11.431 addetti, Rialto con 4.727 e Sirti con 3.120. Per quanto riguarda gli utili, Coca Cola (220.219.272 euro), Zambon (77.665.985 euro) e Atlas Copco (55.387.023 euro).

"È interessante la presenza di industrie meccaniche, che mantengono l’identità del territorio, oltre a quelle farmaceutiche che si concentrano attorno al polo bressese di Zambon ma anche con realtà su Cologno e Paderno". Con 66 imprese in classifica, Sesto è quella che vanta il numero maggiore a pari merito con Cinisello: 2 in più dello scorso anno con 14.616 dipendenti in totale. Cinisello registra 13 new entry, 66 aziende della lista e 17.150 dipendenti, 7mila in più del 2023. Cologno è stabile con 2 nuove realtà, 38 imprese, 6.303 dipendenti (ne ha persi circa 500), mentre Paderno vede 7 new entry, 31 società e 2.785 dipendenti. "Per quanto riguarda la percentuale di imprese della Top200 per città, cresce Cormano (9%), cedono qualcosa Paderno (12%), Sesto (25%) e Cinisello (25%) che mantengono la maggior concentrazione".

L’indagine dell’istituto Gatti ha anche fotografato la situazione a oggi su lavoro e intelligenza artificiale. "I lavori più a rischio sono quelli delle fasce più alte, legate all’evoluzione e alla conoscenza, contrariamente a quello che si pensava negli scorsi anni – conclude Cacopardi –. Il 23% dei lavoratori intervistati dice che valuta l’AI come un pericolo, ma il 76% come opportunità anche nella piccola e piccolissima impresa. Il 5% offre già servizi in ambiti robotici. La sfida della formazione diventa indispensabile per creare nuove competenze".