
Il cortile conteso di via Nearco potrà essere utilizzato dai Papalia
Niente da fare. Il Comune di Buccinasco non è riuscito a ribaltare la decisione dei giudici e l’ormai famoso "cortile conteso" di via Nearco può continuare a essere utilizzato dalla famiglia Papalia. Sulle carte, metà appartiene alla moglie del boss Rocco Papalia, Adriana Feletti, e il Comune ha fatto uso esclusivo del cortile per anni per progetti di inclusione e integrazione.
Quando il boss è uscito dal carcere dopo 26 anni, la famiglia ha deciso di rivolgersi al giudice per ottenere, dopo diversi anni di silenzio, l’uso del cortile dietro la villetta confiscata per metà: in una parte vivono i Papalia e nell’altra ci sono progetti di accoglienza.
La prima sentenza, a gennaio, aveva dato ragione a Feletti e ora anche la Corte d’appello ha confermato la condivisione del cortile, mentre il sindaco Rino Pruiti ha sempre detto di non volere e potere "condividere nulla con i mafiosi". "Non riesco a nascondere ancora una volta una profonda amarezza e delusione per aver perso una battaglia che aveva un valore sostanziale e simbolico – commenta il sindaco Pruiti –. Consideriamo impossibile la convivenza con chi mai ha chiesto scusa alla nostra comunità dopo condanne pesanti e definitive. Le sentenze si rispettano – prosegue –, resta l’avvilimento perché in questi anni, nonostante le nostre richieste di aiuto e interventi non si è riusciti a correggere un errore originario – la mancata confisca dell’intero cortile, ndr –. Non ci facciamo abbattere e continueremo a utilizzare i beni confiscati. La villetta, ora - conclude - è gestita dal Piano di zona e, al momento, con la comunità valdese, sono ospitate famiglie ucraine in fuga dalla guerra, come richiesto dal ministero dell’Interno".
Francesca Grillo