Il corteo contro i Giochi: "No alle opere per ricchi dannose per l’ambiente"

La marcia dei 500: antagonisti e ambientalisti da piazzale Lodi a Corvetto. Sette manifestazioni in poche ore, dispositivo di sicurezza in città .

Il corteo contro i Giochi: "No alle opere per ricchi dannose per l’ambiente"

Il corteo contro i Giochi: "No alle opere per ricchi dannose per l’ambiente"

di Marianna Vazzana

MILANO

Ci sono i bob trainati sotto la pioggia accanto alle cargobike, non sulla neve ma lungo l’asfalto, e i cinque cerchi simbolo delle olimpiadi ma con all’interno le scritte "cementificazione, gentrificazione, greenwashing (che si traduce con ambientalismo di facciata, ndr), sfratti e privatizzazione". Immagini che rendono l’idea della manifestazione andata in scena ieri tra corso Lodi e Corvetto contro le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: promotore, il “Cio“, Comitato insostenibili olimpiadi, che ricalca l’acronimo del Comitato olimpico internazionale ma posizionandosi all’estremo opposto e che unisce antagonisti, ambientalisti e militanti della sinistra radicale. Al raduno in piazzale Lodi alle 15 si presentano 500 persone; qualcuno entra nella palestra “Virgin Active“ ("una delle tante palestre commerciali, servono invece centri popolari") e viene invitato a uscire. Poi, in marcia lungo viale Isonzo con tappa davanti all’area Scalo romana in cui sorgerà il Villaggio olimpico. Sulla cancellata, un gruppetto appende lo striscione "Operazione Squalo romana, 200mila metri quadri di cemento per i ricchi", tra i fumogeni rossi e gialli.

Le richieste? "No alle opere e agli interventi infrastrutturali inutili", i cui costi, sostengono i promotori, "sono in continuo rialzo al pari del loro impatto ambientale". Tra i partecipanti, il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi, che commenta: "Quese olimpiadi rischiano di danneggiare l’ambiente, ad esempio per l’uso massiccio di neve artificiale. La devastante pista di bob di Cortina causerebbe tra l’altro l’abbattimento di 500 larici". Il sindaco Sala, interpellato sul corteo, ha commentato: "Sono più sereno di altri colleghi perché potrei rammentare le manifestazioni contro l’Expo, e i risultati (dell’Expo, ndr) li hanno visti tutti". Il corteo ha raggiunto Corvetto senza che ci fossero disordini né tensioni, sempre monitorato dal dispositivo di ordine pubblico predisposto dal questore Giuseppe Petronzi.

Super lavoro per le forze dell’ordine in una giornata che ha visto la concentrazione di 7 manifestazioni, tra cui il corteo della comunità senegalese contro il rinvio delle elezioni presidenziali in Senegal (in 400 da piazza Castello a piazza Sempione) e il presidio “Riportiamoa casa Ilaria Salis“ promosso dai Sentinelli alla Loggia dei Mercanti, a cui hanno aderito più realtà tra cui Anpi provinciale e Associazione Enzo Tortora.