REDAZIONE MILANO

Il coronavirus non ferma né la messa né il patrono

Rivisti i programmi per la festa della Madonna del Miracolo e per la sagra di San Bartolomeo

Il miracolo avvenuto nella chiesa cassanese di San Dionigi nel 1615 della guarigione del giovane Francesco Campi quest’anno sarà ricordato con i soli momenti di liturgia in cui non mancherà la tradizionale messa celebrata dai sacerdoti cassanesi e da quelli che hanno vissuto le parrocchie della città durante il loro impegno pastorale. Tutto nel completo e totale rispetto delle normative anti Covid.

Eventi ridotti, quindi, per la festa della Madonna del Miracolo del 17 agosto, monsignor Giansante Fusar Imperatore fa sapere che, purtroppo, la difficile gestione della folla, in materia di sicurezza Coronavirus, obbliga al taglio di tutte quelle iniziative culturali, esposizioni di quadri e incontri fra i cassanesi per mantenere viva la tradizione cittadina della festa Al Perdunen. Analoga situazione di festeggiamenti a metà sarà anche quella della sagra di San Bartolomeo, festa patronale della frazione cassanese di Groppello. Dalla parrocchia arriva qualche apertura a fare festa, progetto tuttora in stand by in attesa dei permessi necessari. "Non fare nulla nei giorni di festa patronale - così don Giacomo Pezzuto - sarebbe come arrendersi in qualche modo al virus". Al centro delle iniziative il Palazzo Arcivescovile con i suoi spazi esterni in cui andranno in scena gli eventi con rispetto delle direttive anti Covid. Confermata, invece, la processioni per le vie di Groppello, attenzione particolare sarà data alla messa del 24 agosto, giorno di San Bartolomeo, in cui saranno ricordati i morti per Covid. "È doveroso ricordare chi è stato sepolto senza funerale", chiude così don Giacomo Pezzuto. A chiudere la festa sarà il consueto spettacolo pirotecnico.

Stefano Dati