GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Milano tra le città più smart d’Europa grazie alla mobilità e alla differenziata

L’ultimo rapporto del centro studi di Assolombarda ne sottolinea primati e guai: bene il wi-fi pubblico il ricambio del parco mezzi e la gestione dei rifiuti. Ma mancano colonnine elettriche. Male lo smog

Lo skyline di Milano

Lo skyline di Milano

Milano – Milano tiene il passo con le città europee di riferimento quando si tratta di smart cities, vale a dire: Barcellona, Parigi, Amsterdam, Berlino e Monaco. Questo è quanto emerge dalla settima edizione del Booklet Smart City curato dal centro studi di Assolombarda. Nel dettaglio, il capoluogo lombardo non solo fa segnare "miglioramenti nelle infrastrutture tecnologiche e digitali, nella mobilità elettrica e in sharing e nell’efficienza energetica" ma fa anche segnare primati in alcuni ambiti: è il caso della raccolta differenziata e della rete del wi-fi pubblico. Arranca, invece, quanto alla qualità dell’aria.

Partendo proprio dai punti di forza, Milano è top performer per capillarità del wi-fi pubblico, con 651 hotspot attivi nel 2024, il livello più alto se rapportato al numero di abitanti tra le 6 città europee prese in considerazione dallo studio. Evidenti i miglioramenti anche nella performance della rete fissa, con aumenti del 38% e dell’11% nelle velocità di download e upload rispetto al 2023, che posizionano Milano rispettivamenter al terzo e al secondo posto. Velocità di download (+62%) e upload (+23%) sono in netta crescita anche per la rete mobile, ma Milano insegue ancora se è vero che si posiziona al quinto e terzo posto rispettivamente.

Nell’ambito della sostenibilità ambientale, il capoluogo lombardo presenta luci e ombre. Tra i punti di forza si confermano la raccolta differenziata, come anticipato, e la mobilità. Stando ai dati più recenti, Milano è ancora al primo posto per percentuale di rifiuti conferiti a riciclo, pari al 62,1% nel 2022, una misura tre volte superiore a quella di Parigi. Prosegue anche il cammino verso una mobilità sostenibile, con la quota di veicoli a basse emissioni in aumento (dal 12,6% al 15,3%, inferiore solo al 15,5% di Monaco), con il primato per le bici in sharing (quasi 18mila) e con un prolungamento di 14 chilometri delle piste ciclabili.

In altri indicatori Milano registra crescenti investimenti, sebbene non si posizioni ai primi posti tra le città benchmark: è il caso delle colonnine per le auto elettriche, che oggi forniscono quasi duemila punti di ricarica per milione di abitanti e sono "in forte aumento rispetto all’anno precedente", come confermato dai dati 2023 della potenza installata, in cui Milano, con 19 mila kiloWatt per milione di abitanti, sorpassa per la prima volta Barcellona e Berlino.

Dall’ambito della sostenibilità ambientale arrivano però anche i segnali più negativi, nello specifico per la qualità dell’aria. I dati definitivi 2022 pubblicati dalla European Environment Agency vedono Milano prima tra i benchmark per livello medio annuo di concentrazione del materiale particolato sospeso (Pm2,5 e Pm10, rispettivamente 22,5 e 32,3 μgrammi per metro cubo e in peggioramento sul 2021) nonché dell’anidride solforosa (2,9 μgrammi per metro cubo) e del biossido di azoto (34,2), e seconda dopo Barcellona per l’ozono (50,6). Emerge in particolare una criticità nei livelli di Pm10, la cui soglia giornaliera nel 2022 è stata superata 76 volte nel capoluogo lombardo contro un totale di 37 giorni sopra soglia in tutte le altre città benchmark. Si notano tuttavia dei miglioramenti, nei dati dell’biossido di azoto, le cui concentrazioni, seppur elevate, sono in calo, indicando un impatto positivo del graduale rinnovo del parco auto circolante. Gioia Ghezzi, vicepresidente di Assolombarda con delega alla Smart City, evidenzia un ultimo punto: "Istituzioni ed imprese hanno compreso l’importanza della condivisione dei dati per utilizzare l’intelligenza artificiale in maniera predittiva nella gestione della città".