FEDERICA PACELLA
Cronaca

Dall’ambiente alla sicurezza: lombardi felici delle città. Ma fanno fatica a respirare

La rilevazione effettuata con Istat prende in esame Bergamo, Brescia e Milano. Da fondo classifica la percentuale di chi si sente sereno a camminare da solo di notte

Persone a passeggio in centro

Persone a passeggio in centro

Milano – Meglio il proprio quartiere che l’intera città, bene l’offerta culturale, meno l’ambiente, soprattutto quando si parla di qualità dell’aria. E se la possibilità di avere un buon lavoro e l’opportunità di coltivare i propri interessi fanno da traino a una soddisfazione generale della propria qualità di vita per la popolazione generale, molto c’è ancora da fare per l’inclusione. È uno spaccato interessante quello che arriva dalla rilevazione Quality of life in European Cities, condotta dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat su 85 città europee, comprese 26 italiane: fra queste anche Bergamo, Brescia e Milano. L’indagine di “life satisfaction“ è volta a misurare diversi aspetti, tra cui la percezione della qualità della vita nella propria città, le opinioni sulla capacità inclusiva, la fiducia verso i concittadini, le opportunità offerte.

Cosa dicono i dati? Nel complesso le città lombarde ne escono positivamente: Bergamo è al 24esimo posto con il 91,3% di persone soddisfatte di vivere nella propria città, Brescia al 30esimo con il 90,6%, Milano più in basso al 59esimo posto con l’84,2% di persone soddisfatte mentre a guidare la classifica europea è Trento. Diversi i giudizi sul miglioramento della qualità della vita: a Brescia e Bergamo la quota di chi ritiene sia migliorata rispetto a cinque anni fa è uguale a quella di chi ritiene che sia peggiorata (circa il 28%); a Milano, il 49,6% pensa che la qualità della vita sia peggiorata contro il 15,5% che ritiene il contrario.

Nel dettaglio emergono però diverse sfumature. Brescia e Milano sono agli ultimi posti insieme a Taranto per persone soddisfatte della qualità dell’aria (10%); sull’efficienza dell’Amministrazione locale, in Lombardia è Brescia a meritare la percezione migliore seppur a un poco brillante 45esimo posto tra le città europee considerate (segue Bergamo al 46esimo, Milano al 69esimo), ma solo una piccola percentuale ritiene che nella pubblica amministrazione sia presente la corruzione.

La locomotiva d’Italia si manifesta nei suoi aspetti positivi per quanto riguarda il lavoro: a Brescia il 60,4% ritiene di poter trovare un buon posto, a Bergamo il 56%, a Milano il 63,2 %. Tutt’altre percentuali si rilevan o invece quando si parla di trovare facilmente un buon alloggio a un prezzo ragionevole: a Milano solo il 2,8% ritiene che questo sia possibile, a Brescia il 22,9, a Bergamo il 22,2. Poco più della metà ritiene che le tre città lombarde siano un buon posto dove vivere per immigrati e minoranze etniche (60% Brescia); per gli omosessuali, Milano è un buon posto per vivere secondo il 74%; meno Brescia (64,5%) e Bergamo (59,1%). Quanto alla sicurezza infine Milano è all’84esimo posto con solo il 26 per cento di persone che si sentono sicure a camminare da sole di notte, Bergamo al 66esimo posto con il 44,1%, Brescia al 73esimo con il 38,7.