"Il Comune di Milano copra l’aumento Atm"

L’assessore sestese Antonio Lamiranda attacca il sindaco Sala: "Il capoluogo gestisce gran parte delle linee e incassa per intero i proventi della vendita dei biglietti, la pubblicità e i fondi nazionali. Ma rischia di scaricare sui cittadini l’aumento Istat di 11 milioni".

"Il Comune di Milano  copra l’aumento Atm"
"Il Comune di Milano copra l’aumento Atm"

Ancora una volta è braccio di ferro sul trasporto pubblico. L’ultima querelle riguarda l’aumento del biglietto. Palazzo Marino ha assicurato che coprirà la parte che interessa il capoluogo, ma la restante spetterà ad altri enti. Ed è questo nodo che fa dire all’assessore alla Mobilità Antonio Lamiranda che, alla fine, il tanto temuto aumento di 10 centesimi ci sarà. "In questi giorni, sto prendendo parte all’assemblea dell’Agenzia di bacino per il trasporto pubblico locale che deve decidere se approvare o meno l’aumento Istat di 11 milioni da riversare per legge ai concessionari. La linea generale è non scaricarlo sui cittadini".

Nello scenario dell’Agenzia 1,3 milioni sono a carico di Regione, 500mila di Città Metropolitana, 100mila del Comune di Monza, 200mila della provincia di Monza e Brianza, il resto di Milano. "Qui si è aperto lo scontro. Milano con la sua partecipata Atm gestisce gran parte delle linee e incassa per intero i proventi della vendita di biglietti, la pubblicità, i fondi nazionali per il trasporto. Eppure non vuol farsi carico dell’intero importo, tentando di scaricarlo in particolare sulla Regione che ha già espresso contrarietà non avendo dotazione a bilancio".

Domani il nuovo round. "La mia proposta è che sia Milano a farsi carico dell’intero aumento anche in funzione della milanocentrica impostazione delle linee. Sesto di suo versa la bellezza di un milione di euro l’anno aggiuntivo per garantire le linee nell’attuale configurazione, con un contenzioso aperto sulla rendicontazione del contributo, che Milano non fornisce".

"In pratica – prosegue Lamiranda – stiamo pagando il contributo ma non sappiamo effettivamente a cosa contribuisca dei servizi resi sul nostro territorio". Infine, il pronostico. "Se Milano continuerà in questa posizione egoistica, vista la sostanziale impossibilità degli altri enti di contribuire per quote maggiori, l’adeguamento Istat del servizio dovrà obbligatoriamente essere scaricato sugli utenti. Allora sapremo di chi sarà stata la colpa".

La.La.