Il centrodestra sceglie Cassamagnaghi

Coalizione compatta a Cernusco. "Sarà un Comune di tutti, non di pochi. Ora manca la visione del futuro"

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di Barbara Calderola

Se il centrodestra nazionale sbanda e si è sciolto come neve al sole per dirla con Matteo Salvini sulle elezioni del presidente della Repubblica, a Cernusco è compatto attorno al candidato sindaco Daniele Cassamagnaghi. È lui, l’ex professore di flauto 67enne, musicista per vocazione, già sindaco (mandato 2002-2007), a ritentare l’avventura con il sostegno di tutti contro Ermanno Zacchetti, alfiere del Pd e di Cernusco Possibile. Un programma ambizioso per i tre partner – Forza Italia, partito dell’aspirante sindaco, ora capogruppo azzurro in Consiglio, Lega e Fratelli d’Italia. "Vogliamo riportare la città al centro della Martesana, dobbiamo recuperare il ruolo di primo piano che avevamo sul territorio". Non solo. Il nuovo smalto servirà "ad attrarre investitori, attività produttive con benefici per tutti: commercio, occupazione e casse comunali". Attacca l’avversario senza mai nominarlo sul progetto della nuova scuola, "se servisse ne costruiremmo 10, ma non ci sono classi pollaio o doppi turni". Il candidato parla di ambiente, promette che pianterà "un albero per ogni nato". La coalizione non dribbla sul nodo del Piano di governo del territorio che "questa amministrazione non è riuscita a portare a termine nonostante fosse al primo punto del programma. Significa che manca una visione sulla città e lo sviluppo ne ha risentito. Siamo indietro – ripete Cassamagnaghi –. Il nostro non sarà un Pgt costruito nelle segrete stanze, ma condiviso. Non abbiamo interessi economici da proteggere". Indispensabile un maquillage del centro storico: "Alcune cascine sono in condizioni terribili" e poi "ricostruire la macchina comunale oggi distrutta. L’esodo del personale è evidente: dovremmo avere 1 vigile ogni 1.000 abitanti, 34 in tutto, e arriviamo a 17. La capitale della Martesana è in disarmo. Lo dicono i numeri". A sostegno dell’aspirante sindaco, Luca Cecchinato, segretario della Lega: "Vogliamo un Comune per tutti e non per pochi come adesso"; Riccardo Conia, coordinatore di Fratelli d’Italia, "puntiamo sulla sicurezza che è sviluppo", e Carlo Revolti alla testa degli azzurri "al lavoro per il cambiamento c’è un gruppo di più di 100 sostenitori".

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