I docenti dell’Istituto Severi-Correnti, che martedì è stato occupato (prima occupazione dell’anno a Milano) scrivono agli studenti in risposta al documento (senza firma) diffuso dai ragazzi promotori dell’iniziativa di protesta. E, mentre continuano le lezioni e le attività alternative, i professori fanno sapere che alcuni di loro si metteranno a disposizione di studenti e genitori questa mattina all’ingresso di via Alcuino 4, dalle 9, "per chiarimenti, spunti e approfondimenti didattici al fine di garantire il diritto allo studio attualmente negato". Nella lettera, poi, entrano nel merito. "Sostenete di aver occupato la scuola perché siete contro la cogestione. Ma questa vuole essere la risposta a quanto da voi richiesto: una scuola in cui docenti e studenti potessero collaborare intorno a temi che esulassero dalle classiche programmazioni". Non solo: "Con l’occupazione sono stati compromessi i progetti volti ad agevolare alcuni di voi. Avete dimenticato coloro che hanno un costante bisogno di sostegno e supporto". E quanto alla critica sulla presenza della polizia a scuola: "Il nostro istituto si impegna faticosamente a far rispettare le regole. Le forze dell’ordine sono intervenute all’interno solo in occasione di gravi violazioni".
CronacaI professori:: "Negato il diritto allo studio"