
I funerali di Stato in Duomo In 10mila nella piazza blindata Isole transennate, vie di fuga e due maxischermi sui lati
di Nicola Palma
La piazza sarà divisa in isole transennate, con ampie vie di fuga e percorsi per i mezzi di soccorso. Due maxischermi per consentire a tutti di assistere all’esterno alle esequie. Unità antiterrorismo di carabinieri e polizia schierate in centro e tiratori scelti a monitorare tutto dall’alto. E un maxi piano di sicurezza che scatterà sin dalle prime ore del mattino. Così Milano si prepara all’ultimo saluto a Silvio Berlusconi: alle 15 sono in programma i funerali di Stato dell’ex presidente del Consiglio, celebrati in Duomo dall’arcivescovo Mario Delpini.
L’organizzazione delle esequie, completata in meno di 48 ore, ha richiesto una serie di riunioni in rapidissima successione per definire tutti i dettagli e ricalibrare le misure già adottate negli ultimi anni per i grandi eventi nel cuore della città. Alle 11 di ieri si è tenuta a Palazzo Diotti una riunione ad hoc del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Renato Saccone, alla quale hanno preso parte il questore Giuseppe Petronzi, il comandante provinciale dei carabinieri Iacopo Mannucci Benincasa e l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli: nel corso del vertice, sono state condivise le indicazioni di massima sulla gestione dell’intera giornata. Alle 16 è andato in scena il sopralluogo in Duomo, con membri del cerimoniale del Quirinale (vista la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella), di Palazzo Chigi (cui spetta la gestione tecnica dei funerali di Stato) e dei servizi interni di sicurezza. È stato quello il momento in cui è stato stabilito il numero massimo di persone che troveranno posto nella Cattedrale: circa duemila tra familiari (che siederanno a destra della navata centrale), amici, autorità italiane (a sinistra) e internazionali; non escluso a prescindere l’ingresso di privati cittadini, anche se la mole di richieste di partecipazione fa pensare che la capienza verrà saturata da esponenti politici e delegazioni diplomatiche. Non ci sarà spazio per i giornalisti, se non in due aree riservate all’esterno del Duomo. A proposito di esterno, le transenne saranno posizionate a circa 20 metri dalla scalinata, all’altezza del secondo Arengario: poco dietro, sono stati installati due maxischermi, ruotati verso l’interno di 30°.
Non ci sarà bisogno di pass: si potrà entrare fino a esaurimento posti, attraverso i varchi Mazzini, Torino e Mercanti presidiati da agenti con metal detector che terranno in tempo reale il conteggio delle presenze. Massima attenzione anche al di là delle aree transennate, per scongiurare assembramenti. La porzione di piazza compresa tra le scale e le transenne resterà sgombra per l’arrivo del feretro scortato dalla polizia, previsto alle 14.55: la bara verrà portata a spalla fin sul limitare della porta principale del Duomo per gli onori militari di sei carabinieri in alta uniforme. Il tratto di strada compreso tra piazza Fontana, via Cardinal Martini e piazzetta ex Reale sarà riservato all’arrivo delle alte cariche istituzionali: le auto verranno parcheggiate nelle vie laterali, dove ieri pomeriggio sono spuntati i cartelli con divieto di sosta. Fermata Duomo del metrò chiusa dalle 10 alle 18.