Maria Rita
Parsi
Che sorpresa troveremo quest’anno nelle uova di Pasqua? Ho posto questa domanda a bambini dagli 8 agli 11 anni, a preadolescenti 12 ai 14 anni e ad adolescenti dai 15 ai 18 anni. Novanta in totale, metà maschi e metà femmine, del Nord, del Centro e del Sud. Un gioco pasquale al quale ho invitato a partecipare anche 10 anziani dai 75 ai 90 anni. Ho chiesto di immaginare sorprese che non fossero soltanto oggetti. Ma, anche e soprattutto, bisogni, desideri, speranze, aspirazioni. In merito al primo gruppo di minori al primo posto c’è il telefonino per i bambini e le bambine. Al secondo giochi di guerra virtuali o giocattoli da pistoleri per i bambini e bambole modelle, spose, cantanti o reginette per le bambine. Tra i bisogni, quello che i genitori non litighino e non si separino e non prendere brutti voti, note, bocciature. Tra i desideri, fare tanto sport aspirando, s’intende, ad arrivare primi. Tra i 12 e i 14 anni, ancora al primo posto telefonini e attrezzature. Col desiderio, conscio-inconscio, anche di “controllare” la vita degli altri. Oltre a rendere “followercentrica” la propria. Desideri? Viaggi, vacanze, fare sport e non essere coinvolti nei litigi e nelle separazioni di mamma e papà. Sperando come il 12,2% di questi ragazzini e l’8,3% di queste ragazzine, che l’economia delle loro famiglie non tracolli. Dai 15 ai 18 anni la musica cambia. E, seppure la musica, i cantanti e, perfino, la finale di Amici siano al primo posto al 100% quello che ricercano è la felicità attraverso la libertà del potersi staccare dal mondo degli adulti, esprimendo e ricevendo ascolto. Quanto agli anziani, dieci su dieci, desiderano di trovare nell’Uovo, Pace, cure mediche, riconoscimento, presenza di figli e nipoti, intrattenimento alla “senior voice”. Poiché il circuito di gratificazione ha un’analoga consistenza sia per i minori che per gli anziani.