SIMONA BALLATORE
Cronaca

I danni dell’ultimo nubifragio Infiltrazioni in altre 18 superiori: le priorità, dal Frisi al Pareto

Si allunga l’elenco degli istituti di Città Metropolitana colpiti dal maltempo: il 24 luglio erano 48 "Serviranno dai 500 agli 800mila euro oltre ai 2 milioni e 700mila richiesti e non ancora arrivati".

I danni dell’ultimo nubifragio  Infiltrazioni in altre 18 superiori:  le priorità, dal Frisi al Pareto

I danni dell’ultimo nubifragio Infiltrazioni in altre 18 superiori: le priorità, dal Frisi al Pareto

di Simona Ballatore

Si allunga la lista dei danni alle scuole dopo l’ultimo nubifragio: sono 19 gli istituti superiori che si vanno ad aggiungere all’elenco dei plessi che erano stati colpiti duramente dall’uragano del 24 luglio. Quella notte furono 48 gli edifici coinvolti, per circa due milioni e 750mila euro di danni stimati. "Oggi sono una ventina in più, rispetto a quanto successo a luglio si segnalano in particolare infiltrazioni – spiega Roberto Maviglia, consigliere delegato all’Edilizia scolastica per Città Metropolitana –. I danni non sono ancora stati quantificati, ma sono nell’ordine di altri 500800mila euro. Stiamo facendo interventi tampone sui tetti e sulle coperture con le ditte di manutenzione per essere pronti per la riapertura del 12 settembre, poi dovremmo affrontare interventi più di sostanza, auspicando che arrivino i fondi, perché al momento non è arrivato nulla. Stiamo facendo fronte con le nostre risorse".

Nella mappa delle urgenze ci sono sia edifici “nuovi“, sia plessi che già figuravano nel primo elenco. Erano rimasti indenni (o quasi) dopo la tromba d’aria del 24 luglio e segnalano problemi dopo le forti piogge gli istituti Zappa-Cremona e il Vittorini di Milano; come pure il Luxemburg di via Ulivi e il Pareto, che hanno locali allagati e sui quali si sta cercando di intervenire per essere pronti alla prima campanella. C’è poi il Cardano di via Natta 11, dove è stato divelto un lucernario da una torre e la grandine ha rotto diversi vetri: è già stata attivata l’impresa per la messa in sicurezza. Infiltrazioni anche al Frisi di via Amoretti mentre al liceo scientifico Marconi l’acqua ha raggiunto il vano scala. All’elenco si aggiungono il Marignoli-Polo con l’intasamento di un pluviale, il Piero della Francesca di Melegnano dove si sono rotti alcuni coppi del tetto e l’istituto professionale Giorgi, che ha infiltrazioni al terzo piano e un tombino intasato al piano terra. Tra le scuole superiori che avevano già dovuto fare i conti con l’evento estremo del 24 luglio e che hanno riportato ulteriori danni nei giorni scorsi ci sono il liceo scientifico Vittorio Veneto, che ha segnalato infiltrazioni nel deposito della palestra femminile e l’intasamento tombini esterni, il Vico, il Falcone–Righi, il Calvino di Rozzano (oggi alle prese con acqua nella palestra), l’Einstein e il Bertarelli-Ferraris di Porta Romana (a luglio la sua succursale era tra le più malmesse, con vetrate pericolanti, il crollo di controsoffitti e infiltrazioni nei laboratori). Ha retto invece la copertura provvisoria installata al Majorana di Melzo, scoperchiato un mese fa (si erano staccati 500 metri quadri di copertura).

Mentre si corre per il 12 settembre, non si fermano i cantieri aperti per il Pnrr. "Si procede parallelamente – sottolinea Maviglia –. Per la manutenzione delle scuole che sono state colpite a luglio abbiamo già presentato tutta la rendicontazione delle spese che ci aspettiamo di affrontare. Intanto continuiamo sull’altro fronte con cantieri e gare per rispettare il cronoprogramma e le scadenze".

Si viaggia su binari paralleli anche se alcune situazioni si incrociano, come al Vespucci e al Frisi, al centro sia delle opere di Città Metropolitana approvate e finanziate con i fondi del Pnrr, sia dei lavori per la ripartenza dopo il maltempo.

"Il cantiere più imponente aprirà a breve in via Amoretti, per il liceo artistico Gastel", ricorda Maviglia. Qui, tra demolizione e ricostruzione, sono già stati messi in conto 26,4 milioni di euro. "Ci sono sopralluoghi continui in questi giorni e siamo fiduciosi - commenta il preside del Frisi, Luca Azzollini -. Nel frattempo abbiamo ricevuto un’altra bella novità: il Comune di Novate sta costruendo una pista ciclabile e pedonale che porterà alla stazione e che eviterà il cul- de-sac che al momento c’è accanto alla sede. In attesa dei lavori, gli studenti di Sanità e assistenza sociale frequenteranno le lezioni nell’edificio di via Gabbro per quest’anno e per il prossimo. Hanno lavorato tutta l’estate per prepararlo". Intanto si tamponano i danni del nubifragio nei locali di via Amoretti. "Il più ammalorato è il civico 61, che è quello che abbiamo già lasciato - spiega il dirigente -. Le altre sedi per fortuna hanno retto bene. Alcune infiltrazioni ci sono al civico 63, ma temevo peggio e contiamo che l’anno scolastico cominci senza intoppi". Infine, nella lista dei danni da risolvere per la prima campanella ci sono gli istituti Vespucci e Bellisario: infiltrazioni anche qui, ma che non sarebbero legate al maltempo degli ultimi giorni.