MARIANNA VAZZANA
Cronaca

I cent’anni felici della prof d’inglese "Il segreto? Non smettere d’imparare"

Antonietta, classe 1920, canta, balla, recita Shakespeare e racconta favole al nipotino di due anni. In tempo di Covid prosegue al telefono le conversazioni coi suoi studenti dalla sua casa in Porta Venezia

di Marianna Vazzana

A vederla sulla sua adorata "rocking chair", una poltrona a dondolo azzurra, la si direbbe una nonna pronta a raccontare le sue storie. In effetti Antonietta, detta An, Chielli, Marisi da signorina, è nonna di Giovanni, 2 anni, e di storie riempie le giornate. Ma lascia a bocca aperta quando all’improvviso si alza per cantare e ballare, recitare Shakespeare a memoria accanto al suo pianoforte, e mostrare le fotografie che ripercorrono la sua vita. Perché “An“ ha compiuto 100 anni il 12 settembre. Abita a Porta Venezia, insegna inglese da una vita, in tempo di Covid conversa al telefono coi suoi affezionatissimi studenti.

Nata in Abruzzo nel 1920, a sei anni si è trasferita a New York coi genitori e lì ha frequentato le scuole e l’università, laureandosi in Lingue. "Tornata in Italia da ragazza, a trovare mia nonna, ho conosciuto Giovanni. Aveva 7 anni più di me. Ci siamo innamorati e sposati. Lui faceva il medico a Milano, l’ho seguito. Negli anni Quaranta sono stata la prima insegnante d’inglese in città. Ho iniziato in una scuola di piazza Duomo, poi per oltre 30 anni sono stata alla British School ma anche maestra alla scuola elementare e ho avuto come allieva Tiziana, la figlia di Pippo Baudo. Prima della pandemia insegnavo all’Umanitaria. Ma adoro anche recitare: per anni mi sono esibita al “Benvenuto Club“ in cui si riuniscono gli espatriati di lingua inglese. E poi amo cucinare: ogni giorno preparo qualcosa, anche la pasta fatta in casa". Le sue passioni le ha trasmesse al figlio Alfonso, che è medico com’era il papà ma anche musicista. Con Giovanni, il nipotino che ha il nome del nonno scomparso da 24 anni, "abbiamo quasi un secolo di differenza – osserva Antonietta –. La mia vita è tutta spostata in avanti: sono diventata mamma a 40 anni e nonna a quasi cento. Bisogna guardare sempre il lato positivo: la mattina non penso ai miei acciacchi ma mi alzo felice perché vedo, perché posso camminare, vestirmi elegante e scegliere gli accessori, cucinare e scrivere.

E io scrivo di tutto: ho riempito 64 quaderni di citazioni e riflessioni. Non c’è niente come la penna e il foglio per ricordare. Ho computer e iPad ma li uso poco". Il segreto della sua sorprendente memoria; "Applico il metodo delle tre “R“: reading, leggere, repeating, ripetere, e review by writing, rivedere scrivendo". Il suo decalogo per "arrivare a 100 anni felici: Coltivare amicizia e amore, imparare sempre qualcosa di nuovo, socializzare, seguire una buona dieta, fare movimento, andare al mare per respirare lo iodio, essere generosi, non trascurare la spiritualità, ricordare di essere la mente e non il corpo, avere una sedia a dondolo". Insegnamenti che trasmette ai suoi allievi, insieme a citazioni, proverbi e frasi idiomatiche. "Noi restiamo sempre sbalorditi - commenta Graziano Camanzi, uno di loro - per la sua incredibile memoria, per i mille interessi e la gioia di vivere. Non abbiamo ancora ripreso le “conversazioni“ a casa ma non vediamo l’ora di ricominciare, perché An è un’insegnante speciale".