
I cittadini chiedono a gran voce un intervento per riportare sicurezza e decoro (NewPress)
Milano, 20 luglio 2017 - Su retro del palazzone, una testa fa capolino da una porta socchiusa. Fuori, alcune piante rinsecchite trattengono stracci e lattine vuote. Stessa desolazione sul marciapiede, dove una fioriera si è trasformata nell’angolo discarica e latrina. «Per passare da qui dobbiamo trattenere il respiro», dice una residente. Siamo in via Guinizelli 22, a poche decine di metri da viale Monza e dalla fermata Pasteur del metrò rosso, al cospetto degli otto piani dell’ex hotel Pasteur vuoti da anni e diventati dimora di decine di disperati. I cittadini interpellati chiedono a gran voce un intervento per riportare sicurezza e decoro: «Auspichiamo – sottolinea Roberto Fioranzola – che questo palazzo possa rinascere».
Sia per riqualificare l’area e sia per eliminare i problemi che uno stabile occupato riversa sul territorio: «Una situazione fuori controllo, ormai è un rifugio di extracomunitari», afferma Elena Toma. Una ragazza rivela di non passare mai da via Guinizelli «per paura di brutti incontri». Ivo Saccardo pensa sia «un peccato lasciare tutto in abbandono. Se almeno il garage dell’ex hotel venisse messo a disposizione, i posti andrebbero a ruba». Un cittadino che chiede l’anonimato spiega: «È stato effettuato un primo sgombero ma poi tutto è tornato tale e quale. E quando la vecchia proprietà se n’è andata ha eliminato pure l’antifurto perimetrale«. Un caso denunciato dalla consigliera comunale Silvia Sardone (Forza Italia): «È l’ennesima occupazione da parte di clandestini che viene quasi “silenziata” dal Comune». I cittadini chiedono attenzione, ci troviamo in una zona degradata e che già subisce una scarsa attenzione da parte del Comune. Si chieda subito lo sgombero e la messa in sicurezza».
Un progetto per rimettere in sesto il palazzo, a cura di una nuova proprietà, c’è: l’assessorato all’Urbanistica fa sapere che risulta un intervento di restauro in vista, risanamento conservativo e adeguamento normativo di edificio alberghiero esistente che prevede, oltre al restyling delle finiture di facciata e al rinnovo delle aree esterne, una nuova distribuzione delle camere e degli spazi comuni. La Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) è stata presentata il 28 giugno 2016. I cittadini auspicano che i lavori comincino in tempi brevi.