
Guerriglia nella notte Ma le guardie resistono e costringono a fuggire la banda delle logistiche
di Monica Autunno
Un assalto preparato nei dettagli: un commando di una decina di persone incappucciate. Un parco di ben 16 (all’ultima conta ufficiale) automezzi fra vetture e furgoni, le prime incendiate al crocevia con autostrada, provinciali e strade comunali, a creare una barriera di fuoco, rinforzata da chiodi a tre punte rovesciati sull’asfalto, per le forze dell’ordine; i secondi da impiegare come ariete. Poi il tentativo di sfondamento ai cancelli del polo logistico di Esprinet Italia, proprio davanti al casello dell’A4 di Cambiago-Cavenago. Assalto aggressivo e in forze.
Ma è andata male. A “ricacciare indietro” la banda di rapinatori, in azione poco dopo le tre e mezza del mattino, la reazione di due guardie armate in servizio nel sito di trasporti: prima hanno piazzato un’auto di traverso davanti al cancello, poi resistito, a rischio della vita, agli urti dei furgoni ai cancelli; uno dei due ha esploso alcuni colpi in aria per mettere in fuga gli assalitori. Un secondo, raggiunto a più riprese dal contraccolpo dei furgoni scagliati contro la cancellata, ha avuto poi bisogno di cure, ed è stato portato all’ospedale di Vimercate. Ma i banditi si sono arresi, ingranando la retro e dileguandosi a mani vuote. Sulle loro tracce, per tutto il resto della convulsa nottata, i carabinieri della compagnia di Pioltello. Impegnati anche, nel corso della mattina, a coordinare la rimozione dei mezzi-barriera incendiati prima del colpo: al casello, sulla strada per Gessate, verso Cambiago, a ridosso della frazione di Torrazza, su ogni innesto o crocevia. La Esprinet, polo logistico specializzato in stoccaggio, trasporto e distribuzione di materiale informatico e tecnologie, opera a Cambiago dal 2002. Da allora ha subìto due colpi, "l’ultimo nel novembre 2021 – ricorda il supply chain manager Nunzio Punzi, ieri mattina ai cancelli – . Quella volta entrarono dal cancello sul retro, per proteggere l’azione gettarono corde chiodate. Questa volta sono stati molto più aggressivi, determinati. Cattivi. Nessun dubbio che siano professionisti". Colpo sventato. "In queste cose il tempo e la rapidità sono fattori chiave. I due agenti di vigilanza hanno reagito velocemente e hanno gestito tutto con grande, straordinaria lucidità. Hanno rischiato la vita. Non mancheremo di esprimere loro la nostra gratitudine. E non solo a parole. Sono esperti, preparati. Lo hanno dimostrato".
Botti e scoppi, fiamme e sirene hanno svegliato centinaia di residenti nel cuore della notte. Sui social immagini scattate da balconi e finestre: i roghi di strada in strada, il blu dei lampeggianti, i chiodi rovesciati sull’asfalto, le auto bruciate e quelle danneggiate nel raid. All’alba l’autostrada ancora chiusa, così come molte direttrici secondarie fra paesi, e un nuovo tam tam fra centinaia di pendolari. "Uscite prima di Cavenago, qui è il caos".