Gru crollata a Torino, segnalate anomalie 48 ore prima

Su un foglio gli indizi dell'incidente in cui hanno perso la vita i montatori di Cassano e Carugate

Gru crollata a Torino

Gru crollata a Torino

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L’intervento di manutenzione due giorni prima della tragedia e l’appunto lasciato in cabina con la diagnosi che potrebbe imprimere una svolta nel crollo della gru a Torino: "Anomalia nell’impianto". Un mese fa l’incidente nel quale hanno perso la vita tre operai, Roberto Peretto, 52 anni di Cassano, Marco Pozzetti, 54 di Carugate, e il 23enne piemontese Filippo Falotico.

Gru crollata a Torino
Gru crollata a Torino

Sono passati 30 lunghi giorni dal volo di quaranta metri finito sull’asfalto in via Genova sotto gli occhi dei passanti, ai piedi di un palazzo che doveva essere ristrutturato. Quattro settimane piene di dolore per le famiglie che aspettano di sapere cosa sia successo quella mattina a pochi giorni da Natale. Il foglietto, entrato nel fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti aperto dalla procura di Torino, arriva prima delle superperizie disposte dai magistrati sulla scatola nera della gru implosa su se stessa e diventata una trappola mortale per i tre tecnici in quota.

Le indagini si concentrano sulla pressione dell’olio idraulico e sull’efficienza del braccio telescopico: 48 ore prima dell’incidente l’addetto specializzato di un’azienda esterna aveva fornito alcune prescrizioni, riscontrando un problema nella struttura che permette proprio al braccio di allungarsi e mantenere i carichi a grandi altezze. E aveva firmato il referto ritrovato dai vigili del fuoco. Un passo in avanti nell’inchiesta che deve ricostruire l’infortunio e attribuire le responsabilità.

La notizia rimbalza nelle case dei due montatori dove si prova a ricostruire una normalità dopo il dramma. Chiusi in un silenzio pieno di lacrime i parenti aspettano di sapere perché Marco e Roberto sono morti. Quel lavoro fatto tante volte si è trasformato in lutto. La loro fine ha sconvolto entrambe le comunità della Martesana e riacceso i riflettori sulla piaga delle morti bianche. Ma dal loro incidente la scia di sangue si è allungata. "Non è possibile andarsene così nel 2021", hanno detto a più riprese Fabio Colombo e Luca Maggioni, i sindaci di Cassano e Carugate sotto choc per la scomparsa dei due colleghi. "La ferita non si rimarginerà, Peretto e Pozzetti sono due simboli che avremmo preferito non avere".  

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