
Nonostante il passaggio della Lombardia in zona bianca e l’allentamento delle misure anti-contagio, la piscina Azzurra di Buccinasco rimarrà chiusa. A niente sono serviti i confronti tra Comune e società Engie che ha la gestione privata della struttura: lo storico impianto notatorio non riaprirà i battenti e non si sa per quanto.
Il nodo è da individuare in manutenzioni "che presentano gravi carenze", spiegano dal Comune, e importanti problemi strutturali che impediscono alla piscina di riaprire.
La struttura è gestita dalla società Engie grazie a una convenzione stipulata nel 1999 (quando a guidare la città era la Giunta Lanati) e valida fino al 2036.
A Engi spettano tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che negli anni, secondo il Comune, sono venuti meno, arrivando all’odierna situazione disastrosa. Nei mesi scorsi è stato avviato un confronto tecnico-legale con la società sulla situazione della convenzione, viste le carenze di gestione riscontrate dall’amminsitrazione. A maggio i legali di Engie hanno presentato una perizia, in cui si evidenziano problemi strutturali che ne impediscono la riapertura. Il Comune ha incaricato propri professionisti per una controperizia.
I risultati sono attesi entro fine luglio, "poi si valuterà come procedere – spiega il sindaco Rino Pruiti –. A questo si aggiunge la preoccupazione di molti cittadini che hanno pagato servizi senza usufruirne. Il Comune non può farsi carico dei rimborsi, ma si paga per le prestazioni rese, quindi sarà la società a trovare formule per la restituzione del denaro. Troviamo vergognoso il comportamento di Engi che non risponde ai cittadini, a cui consigliamo di rivolgersi alla società via pec, con valenza di raccomandata".
Francesca Grillo