
di Massimiliano Mingoia
La piazza “senza nome’’ non solo ne avrà presto uno, Agorà della Torri Bianche, ma ha già un nuovo arredo urbano per provare ad allontanare delinquenti e degrado e restituire il luogo al centro delle Torri Bianche a cittadini, associazioni e bambini. Siamo al Gratosoglio, periferia sud della città. Nella piazza che avrebbe dovuto chiamarsi “Allegria’’ in onore di Mike Bongiorno, da ieri ci sono panchine e tavoli da ping pong. La presenza di questi ultimi ha già fatto storcere il naso agli anziani del quartiere, ma per ora pazienza: i bambini li usano per passione. Si attendono ancora, invece, gli alberi in vaso per dare un po’ di verde alla spianata di cemento.
Il progetto di restyling dell’arredo urbano della piazza presentato dal Comune lo scorso 7 giugno è realtà. Mirko Mazzali, delegato del sindaco Giuseppe Sala alle periferie, spiega: "La riqualificazione della piazza è l’inizio di un lavoro che deve coinvolgere Comune, Regione e Municipio 5. È necessario andare avanti. Bisogna rivitalizzare il Cam, che deve essere aperto per più ore, e riaprire gli altri spazi della piazza che devono essere ancora assegnati: sappiamo che la Regione ha fatto un bando". Don Giovanni Salatino, vicario parrocchiale degli oratori di Maria Madre della Chiesa e di San Barnaba, è soddisfatto: "Innazitutto c’è il mio plauso alla concertazione, non scontata e a lungo auspicata, tra Comune e Regione. In secondo luogo, la piazza merita una riqualificazione del genere. L’obiettivo è che i residenti si riapproprino in maniera definitiva del luogo e lo tolgano dalle mani da chi quel posto lo rende degradato a causa delle attività illegali. Adesso occorre un calendario di eventi". Don Salatino sorride quando gli si racconta delle prime proteste per i tavoli da ping pong: "Certo, anche a me sarebbe piaciuta un’installazione che richiamasse la vocazione culturale della piazza con un piccolo anfiteatro con palcoscenico. Ma nel quartiere ci sono giovani e anziani e bisogna scendere a compromessi. La preoccupazione per i ping pong? Ci si deve armare di pazienza e rispetto reciproco. Basta ricordare agli anziani com’è stato l’ultimo anno e mezzo e il silenzio di tomba che c’era in giro per la città. Ben venga la vita". Il prete promuove anche il nome Agorà delle Torri Bianche: "È un bel nome, scelto dai ragazzi dello Scrigno, ricorda che Gratosoglio oggi ha una vocazione di incontro per 32 nazionalità presenti nelle scuole".
Interviene anche il presidente del Municipio 5 Alessandro Bramati: "Il dato positivo è essere riusciti a creare una sinergia tra Aler e Comune per riqualificare la piazza. Quando è stato presentato il progetto, io ho sollevato qualche perplessità sulla presenza dei tavoli da ping pong. Ma ho avuto garanzie che se diventassero elemento di disturbo, più che di aggregazione, per la quiete del quartiere saranno rimossi. Cam sottoutilizzato? Non è così, il Municipio 5 lo concede a molte associazione, persino a una di pugilato. Gli spazi vuoti? Il bando è quasi chiuso, presto saranno assegnati".