
Le donne della Martesana tengono a servizi sanitari, trasporti e spazi per giovani. Aperto un tavolo allargato fra i Comuni per venire incontro ai nuovi bisogni.
La vita delle donne. Sondaggio nell’Adda-Martesana: madri, mogli e single chiedono trasporti tagliati su misura per loro, spazi per giovani, servizi sanitari, consultori. I Comuni aprono il tavolo allargato per dare risposta ai bisogni emergenti, vecchi e nuovi. "Facciamo presto", dicono le amministratrici dell’area, a partire dalle sindache Ivonne Ciotti (Pioltello), Ilaria Scaccabarozzi (Gorgonzola), Lucia Mantegazza (Gessate) Maria Grazia Mangiagalli (Cambiago), Stefania Solcia (Basiano); e dalle assessore Valentina Pensante (Cassina), Rosa Beninati (Vimodrone), Debora Comito (Cernusco), Barbara Bianco (Segrate), Mariacristina Gioia (Gorgonzola). Alice Arienti (presidentessa del Consiglio di Cassina). La sollecitazione arriva da una ricerca trasversale per fasce d’età e titoli di studio (anche se la formazione universitaria nelle risposte supera il 40%), preparata dalle Donne Democratiche con l’aiuto della sociologia Francesca Zaicijky e conclusa nell’ultimo scorcio del 2024 . A raccogliere la sfida, le donne che governano il territorio "già molto impegnate nella virata di genere", sottolinea Giacinta Coriale, anima del progetto. Saranno loro a tradurre in realtà le necessità emerse dal questionario "che traccia una strada ben precisa", aggiunge Osvalda Zanaboni, presidentessa del consiglio comunale a Vimodrone.
Alle domande hanno risposto in 622, fra loro la maggior parte è soddisfatta di "asili e servizi per l’infanzia", chiede di più, invece, su "trasporti e prestazioni socio-sanitarie". Il lavoro parte da un esempio in sala a Gorgonzola, alla presentazione dei risultati anche Valentina Francapi della Rete Viola, il network pubblico che contrasta la violenza sulle donne e che riunisce i 29 Comuni della zona. Fra loro anche Diana De Marchi, consigliera a Milano e in Città Metropolitana. Ma la strada è in salita: "Quasi l’8% delle intervistate non ha tempo libero; il 24,3% ha subito discriminazioni in ufficio, o in fabbrica", mentre, "il 16,6% abita da sola". La quotidianità è un lungo ping-pong giornaliero fra casa e professione, dove con casa si intendono figli e genitori anziani da accudire e incombenze domestiche. Tanto, troppo. E dal mondo femminile arriva l’Sos parità.