
Google down
Milano, 14 dicembre 2020 - Ci mancava solo il malfunzionamento di Google, Gmail, Youtube e Meet che stamani per circa un'ora sono risultati irraggiungibili, a sferrare un altro duro colpo alla didattica ai tempi del Covid e impedire lo svolgimento delle lezioni a distanza per gli studenti delle scuole medie e delle superiori, che rappresentano una buona fetta degli oltre un milione e centomila allievi lombardi. Un malfunzionamento che ha interessato i servizi su scala globale con ripercussioni amplificate dall'incremento esponenziale dello smart working e dalla Dad appunto. Il problema è iniziato pochi minuti prima delle 13, ora italiana, quando alcuni docenti hanno visto crollare i collegamenti su Meet e Classroom. Messaggi ironici rivolti a studenti e professori sono comparsi per qualche minuto, durante il down di Google, sui principali sistemi informatici utilizzati per la didattica a distanza in Italia. "Il vostro amico hacker ha pensato di anticipare le vacanze", si legge in uno dei tanti messaggi comparsi sugli schermi delle aule 'virtuali'. Non è escluso che qualcuno sia riuscito a ''bucare'' le piattaforme per la Dad approfittando proprio del collasso di Google.
In un primo momento non si è compresa l'entità del problema ma dopo poco, tra il passaparola nelle scuole lombarde e l'hashtag #googledown, #youtubedown e #gmaildown che impazzava sui social, si è avuta contezza delle reali dimensioni del problema, amplificato in Italia dall'orario di lavoro e scolastico, che ha costretto ad uno stop forzato gli istituti di ogni ordine e grado. Il risultato? Saltate le ultime ore di lezione a distanza, anche perché quando il problema è stato risolto era già tardi per comunicarlo agli studenti.
Un malfunzionamento durato meno di un'ora ma paragonabile a un black out totale, che ha gettato nel panico molti (nel pieno di videoconferenze e meet) e che ha dimostrato tutta la fragilità del sistema e l'impotenza degli utenti, appesi al filo della schermata beffarda "Error 500". Migliaia di segnalazioni di messaggi di errore ("qualcosa è andato storto", "si è verificato un errore, prova più tardi") hanno cominciato ad arrivare poco prima delle 13, negli Stati Uniti, in vari Paesi europei, compresa l'Italia, ma anche nel resto del mondo. A registrare problemi soprattutto il sito ‘www.downdetector.it', che monitora quando i server dei principali canali utilizzati smettono di funzionare. I servizi hanno ricominciato a funzionare attorno alle 13.40 italiane: sul "dashboard", il pannello di controllo che monitora lo stato dei servizi si legge che "sono già stati ripristinati per alcuni utenti e prevediamo una risoluzione a breve per tutti" gli altri utenti. "Siamo consapevoli che molti di voi stanno avendo problemi ad accedere a YouTube, la nostra squadra - si legge sull'account ufficiale di YouTube su Twitter - sta lavorando per capire. Vi aggiorneremo quando avremo più notizie". A novembre le attività cloud di Amazon erano rimaste ko per oltre un'ora.