BARBARA CALDEROLA
Cronaca

A Pessano la solidarietà corre sul go-kart: Wheelchair Karting regala un sogno a migliaia di disabili in Italia

Niko Tremolada perse in un incidente le gambe ma non la passione per lo sport. Con il padre ha fondato una realtà che è diventata un faro per le famiglie

Prove in pista sui go-kart a misura di ragazzi e adulti disabili

Pessano con Bornago (Milano) – Il vento tra i capelli, le mani alzate al traguardo, l’ebbrezza della velocità per tutti, senza barriere. È il sogno che Niko Tremolada con la sua Wheelchair Karting – motto, crederci sempre, arrendersi mai – sta regalando a migliaia di disabili in tutta Italia. Giovani e adulti. Per dirla all’inglese, "la kart-therapy dona un sorriso e un pezzettino di normalità a chi l’ha perduta o non ce l’ha mai avuta e deve fare i conti con questa condizione", spiega il 30enne brianzolo.

È iniziato tutto da una tragedia: nel 2011, due giorni prima che compisse 18 anni, "un incidente in moto mi ha portato via le gambe, ma non ho smesso di amare lo sport – racconta – ho cominciato però a pensare che dovesse essere davvero per tutti". E invece, prima che fondasse il gruppo con questa missione, chi era in carrozzina "non poteva godersi un giro in pista". Papà Gigi, ex elettrauto con la passione per i motori, si mette subito a disposizione, trova le prime macchine, le modifica: "Si guida solo con le mani – dice - grazie ai comandi al volante".

Ai Tremolada si aggrega un esercito di piloti-tuttofare che oggi aiuta a sfrecciare chi non avrebbe mai neanche osato sperarlo. "Una vittoria sul pregiudizio - sottolineano orgogliosi padre e figlio – la verità è che alla fine nessuno più bada alla diversità. La battaglia contro la discriminazione passa anche da qui".

La voce corre e a Pessano con Bornago, cittadina del Milanese dove l’associazione ha casa in via Einaudi 32, bussano decine di famiglie che si battono per i diritti dei loro ragazzi. Tre anni fa erano 140, nel 2021 1.400, nel 2022 tremila, e nell’anno che si è appena chiuso solo all’Autodromo di Monza per “Le sei ruote della speranza” sono arrivati in 550. Un successo ogni oltre previsione dietro al quale "c’è una gran voglia di vivere. Questi numeri ci commuovono e ci spronano ad andare avanti".

Giorno dopo giorno i meccanici “fai da te” sono riusciti ad ampliare la platea di chi può salire in go-kart: "Grazie a quelli a doppia guida, Down, ciechi e ipovedenti fanno da soli seguendo le indicazioni del navigatore impartite grazie a un interfono nei caschi. Un altro risultato centrato – aggiunge Tremolada senior -. Abbiamo costruito un sollevatore per appoggiare i piloti sul sedile. La ditta che li fornisce a Ferrari ce ne ha regalato uno, è riservato ai casi più complicati". E per loro ci sono i bolidi in linea, autista davanti, passeggero dietro, "abbiamo creato una gamma adatta a ogni situazione – chiarisce Gigi -. Siamo noi che ci adattiamo alle esigenze dei nostri sportivi e studiamo le soluzioni migliori per ciascuno. Non esisteva un’altra esperienza alla quale rifarsi. Ci siamo inventati tutto da soli".

Il risultato? "Ai ragazzi torna il desiderio di divertirsi. Abbiamo rovesciato la prospettiva e oggi i disabili portano in pista altri disabili. Sono autonomi. E questo non ha prezzo". Il cuore di Wheelchair Karting sono 45 angeli che ruotano attorno al gruppo, "di tutte le età, la più giovane ha 15 anni, lo zoccolo duro veleggia verso i 70. Qualche azienda ci sostiene, ma abbiamo sempre bisogno di aiuto". L’Iban per donare: IT41Y0845334150000000218253. Contatti: 348/2201041.