Gli studenti, i volontari, l’insegnante. Un premio all’esercito del bene

Vimodrone, i riconoscimenti del Comune: dal senegalese che salvò una famiglia dalle fiamme alla filantropa

Gli studenti, i volontari, l’insegnante  Un premio all’esercito del bene

Gli studenti, i volontari, l’insegnante Un premio all’esercito del bene

di Barbara Calderola

Quaranta ragazzi dell’Istituto comprensivo Claudio Abbado che si sono fatti onore fra i banchi aprono la passerella del merito a Vimodrone. Il Comune premia gli abitanti che portano in alto il nome della città in tanti campi e inizia dagli studenti, "il nostro futuro - ha detto il sindaco Dario Veneroni in sala consiliare davanti all’esercito del bene - un colpo d’occhio che fa bene al cuore".

Cerimonia dal forte potere simbolico per sottolineare l’impegno "di chi tutti i giorni si spende per gli altri senza fare rumore". A partire dall’eroe, ma guai a chiamarlo così, Lamine Gaye, il 26enne senegalese che nel maggio 2022 salvò una famiglia dalle fiamme, in un palazzo di via San Remigio, in centro. "Mentre tutti riprendevano con i telefonini, lui ha cercato una scala, ci è salito, si è caricato sulle spalle quattro persone, una alla volta, ed è andato a lavorare".

Un esempio per tutti, che ha spinto Veneroni a chiedere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la cittadinanza per meriti speciali per l’ex migrante arrivato da solo, quando era minorenne, su un barcone e passato da Kayros, la comunità di don Claudio Burgio, che lo ha aiutato a inserirsi.

Una storia diversa solo all’apparenza da quella di Ester Torri, i valori solo gli stessi per la filantropa che ha pagato di tasca propria la sistemazione di un’ala della scuola Lia Melish in Sierra Leone, dopo aver donato un pozzo d’acqua sempre in Africa, senza dimenticarsi di sostenere il restauro della vicinissima Santa Maria Nova, la chiesetta del Pilastrello.

Onore anche per il maresciallo Guerino D’Angelo, comandante della caserma di casa per 17 anni, un compito portato avanti "con straordinaria umanità e disponibilità che ne fanno una figura di riferimento per tutti". Poi ci sono Rosalia Nives Bocus, alla guida della Scuola di italiano per stranieri e insegnante in città, "il suo è un impegno ineguagliabile" e Giovanni Reduzzi, "pilastro della comunità", il volontario sempre pronto a rispondere ai bisogni emergenti, e l’associazione "La quercia" che tutela e promuove la cultura sarda sul territorio.

Ultima benemerenza alla memoria di Angelo Pettinari, "per la dedizione con cui si è sempre dedicato agli anziani della casa di riposo Golgi-Redaelli nelle file dei Samaritani e per il suo impegno nel sindacato e nell’Anpi".

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