
di Mariachiara Rossi
Fabrizio è il fratello più esuberante ed espansivo, Federico il più timido e introverso. Il primo ha calcato fin da piccolo il palcoscenico con monologhi, il secondo scriveva i testi e si occupava della parte tecnica. Uno ha 30 anni, l’altro 28. Loro sono “I Sansoni”, duo comico originario di Palermo, fratelli nella vita e nel lavoro, diventati un fenomeno social da 318mila follower su Instagram e più di 400 milioni di visualizzazioni totali su tutte le piattaforme digitali. "Il nostro obiettivo? Cercare di far riflettere attraverso l’ironia e la comicità", racconta Federico. Si dividono tra teatro e social e sono impegnati nel tour estivo “Fratelli… ma non troppo!”, che li vedrà martedì all’Arena Milano Est: "Raccontiamo il rapporto di amore e odio fra due fratelli, più odio che amore".
Federico, chi sono I Sansoni? "Ufficialmente siamo nati il primo maggio 2015, dopo tanti anni di gavetta: i nostri genitori all’inizio facevano fatica a capire che tipo di carriera avevamo intrapreso, così un po’ per gioco e un po’ per riscatto personale abbiamo deciso di scegliere la festa dei lavoratori come nostro compleanno".
Quando nasce la vostra passione per il teatro comico?
"Mamma è assicuratrice e papà poliziotto, però fortunatamente siamo cresciuti con gli sketch di Totò e Peppino, il primo imprinting".
Il vostro punto di riferimento nel panorama comico italiano?
"Valentino Picone di “Ficarra e Picone”. Da piccoli lo seguivamo a Zelig e ora è il nostro maestro".
Il vostro spettacolo è più improvvisato o preparato?
"Puntiamo tutto sull’ improvvisazione anche perché portiamo sul palco la nostra storia personale. Io, il fratello più piccolo che spodesta il maggiore da tutte le attenzioni e dagli averi. Ma c’è spazio anche per tematiche più profonde: l’assenza del lavoro e la scelta di venire a Milano in cerca di un futuro".
La soddisfazione più grande? "Il primo contratto con Sky per un programma in onda Tv8".
Il sogno nel cassetto?
"Ha quattro lettere, inizia per F e termina per M".