"Giusto risparmiare rinunciando a qualcosa"

Dopo l’annuncio del sindaco Sala sulle misure di risparmio energetico molti cittadini si dicono d’accordo: ognuno deve impegnarsi

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di Valeriano Musiu

"È vero che viviamo in una “città vetrina”, ma penso che in questo caso si possa diminuire un po’ lo scintillio. Sono d’accordo con la riduzione dell’illuminazione stradale proposta dal sindaco Sala". Una dichiarazione, quella di Veronica Cornelli, con cui altri cittadini concordano. A due giorni di distanza da quando il sindaco ha annunciato le misure di risparmio energetico per far fronte al caro-bollette, in linea con le misure previste dal governo per il risparmio di gas, il provvedimento sembra accolto con favore. "Spero che ci siano più proposte simili per risparmiare", commenta Giuseppino Molinari: "In una situazione così drammatica dobbiamo renderci conto che le cose stanno cambiando e quindi non si può più avere tutto al 100%. Dobbiamo rinunciare a qualcosa e ognuno deve fare la sua parte".

C’è poi chi, come Gabriele Turati, ritiene che siano necessari più controlli per garantire l’effettiva attuazione delle misure, soprattutto per quanto riguarda gli uffici comunali: "Serve un sistema per controllare in che modo viene gestita la temperatura all’interno degli edifici. Sarebbe inutile tenere a casa i dipendenti comunali il venerdì se poi negli uffici si tengono 25 gradi per i restanti quattro giorni". Pensa che saranno fondamentali più controlli anche Andrea Cavaggioni: "Il problema sarà l’applicazione delle regole: bisogna passare dai calcoli tecnici ai fatti e garantire che le misure di risparmio vengano rispettate". Più critico il parere di Paola Mancini: "In linea di principio io sarei anche d’accordo, ma queste misure mi sembrano palliative. D’impatto, forse, ma relativamente utili. Bisognerebbe fare qualcosa di più".

Secondo il Codacons la riduzione dell’illuminazione potrebbe far aumentare il rischio di incidenti stradali e criminalità. Tuttavia, questo scenario non sembra inquietare troppo Gabriele Turati: "Abito in una zona “problematica” vicino a viale Padova, ma non penso che ci saranno problemi di sicurezza. Forse per evitare problemi si poteva pensare di fare la riduzione mezz’ora la mattina mezz’ora la sera, ma non mi sembra comunque una misura drastica". Concorda Paola Mancini: "Che problemi si dovrebbero creare? Non scherziamo, la sicurezza è una questione molto più seria". E se Giuseppino Molinari pensa che stia ai singoli "stare più attenti e prendere delle precauzioni", Veronica Cornelli ha un’idea diversa: "Non sono allarmista, però senza illuminazione alcune zone potrebbero diventare più pericolose di altre. Penso soprattutto a chi lavora negli orari meno canonici e usa i mezzi pubblici in zone meno frequentate".

Sul fronte delle iniziative individuali, sono diverse le persone che hanno già cominciato a risparmiare anche a casa: "Sono un ex crudista. Non penso di tornare a quel tipo di dieta ma cucinerò meno e consumerò qualche alimento crudo in più", afferma Andrea Cavaggioni. "Mangio più cibi come insalata e formaggi, tanto il frigorifero deve andare comunque ed è meglio approfittarne. A casa poi ho già smontato un terzo delle lampadine e uso la lavatrice e la lavastoviglie solo a basse temperature e con programmi veloci", racconta Gabriele Turati. "Sono molto preoccupata per le bollette, ma al di là della questione economica mi sta a cuore risparmiare. Cerco di tenere le luci spente, di spegnere i led o staccare gli elettrodomestici quando non li uso. Se non lo faccio, mio figlio piccolo mi sgrida", racconta Veronica Cornelli. Punta invece sul senso di responsabilità Paola Mancini: "Non limito i consumi solo per risparmiare: l’energia è un bene pubblico proprio come l’acqua. Sono risorse che finiscono se non si sta abbastanza attenti".

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