"La rissa ha costituito un modo per gli indagati di riaffermare la propria forza di gruppo compatto, che si muove in una logica di banda, con l’intento di farsi giustizia da sé per rispondere ai ritenuti torti subiti". Lo scrive il tribunale del riesame nelle motivazioni del provvedimento con cui a fine ottobre ha deciso di confermare il carcere per Zaccaria Mouhib, 21enne trapper noto come Baby Gang, arrestato lo scorso 7 ottobre assieme all’altro giovane trapper Simba La Rue e ad altri 7 maggiorenni e due minorenni per la sparatoria avvenuta tra il 2 e il 3 luglio scorso in via di Tocqueville, zona della movida milanese, durante la quale due senegalesi sono stati gambizzati. I giudici parlano di un contesto, quello dei trapper coinvolti in più inchieste negli ultimi mesi condotte da polizia e carabinieri e coordinate a Milano dal pm Francesca Crupi, fatto di "spedizioni punitive nei confronti di soggetti ritenuti rivali".
Cronaca"Giustizia fai da te di Baby Gang e soci"