
I giovani con il sindaco Caterina (al centro) e la moglie Catherine Cianflone (in basso a destra)
Stesso camping, stesso mare: "quasi quarant’anni di vacanze"... con il sindaco. Era un consigliere comunale e volontario delle Acli Trecella, nel 1988, Angelo Maria Caterina, sindaco attuale, già borgomastro per due mandati dal 2009 al 2018, quando, per la prima volta, scelse di portare "in vacanza" un bel gruppone di adolescenti di Pozzuolo e della frazione. E la tradizione non si è più interrotta. Sono il sindaco Caterina e la moglie Catherine Cianflone, ogni anno, a "capitanare", unici due adulti, la vacanza dei giovani del borgo, al camping Duca Amedeo di Martinsicuro, in Abruzzo.
L’ultima esperienza si è conclusa pochi giorni fa. Due adulti, giovani fra i 16 e i vent’anni, "con qualche “incursione” - spiega Caterina - di ragazzi più grandi, che venivano con noi negli anni scorsi, e ora giustamente fanno altre scelte. Ma non rinunciano a una visita e danno una mano. Un po’ come i nostri tre figli: sino a qualche anno fa facevano la vacanza di gruppo con noi, ora vanno altrove, ma vengono a trovarci. E noi portiamo al mare i figli di quelli che abbiamo accompagnato in passato. Siamo almeno alla seconda generazione". Per la "truppa pozzuolese", al camping abruzzese, uno spazio ormai "dedicato": "I ragazzi, tutti, in tenda. Io e mia moglie da qualche anno in casetta. Parlo per me: non ho più l’età...".
L’esperienza partì quasi per caso. "Organizzavamo come Acli molte inizative in ambito sociale, e pensammo allora a qualche cosa di coinvolgente per i giovani del paese, che facesse gruppo. Andò bene, e non ci siamo mai fermati. La vacanza, da allora, è rimasta “in carico’”al sottoscritto. Resta il supporto Acli, ed è nato un “sottogruppo”, Cot, Crescere Oggi a Trecella". Sindaco, moglie e 30, 40 adolescenti. Una bella responsabilità. "Ce la prendiamo per intero. Certo, prima di partire ci sono dei contatti con le famiglie. Detto questo, la palla passa a noi. Poche regole, e ben chiare".
"Quali regole? Primo: devo sempre sapere dove sono. Sempre. Secondo: do delle istruzioni a inizio vacanza, e parlo una sola volta. Terzo e quarto: no bugie, mai, e non droghe o sostanze, di nessun genere. Che io sappia, si sono sempre tutti adeguati. Ma detto questo, sono vacanze, anche per noi. Forse un pochino più faticose per mia moglie, che fra le altre cose si occupa del “rancio”". In quel di Martinsicuro una “casa estiva” e tante conoscenze. "Accadono cose particolari. Al gruppo dei nostri ragazzi si aggiungono altri adolescenti, l’anno dopo si ritrovano, addirittura chiedono ai genitori di poter venire e stare nel nostro gruppo. Per quel che mi riguarda, è un’esperienza impagabile. I ragazzini che sono venuti al mare con noi sono gli stessi che magari mi è capitato di sposare in Municipio in seguito. È un modo ulteriore di stare accanto alla comunità, e di vederla, è il caso di dirlo, crescere".