Milano– Verrà processato con rito abbreviato il giovane di 24 anni accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza ora 20enne, che lo scorso novembre avrebbe pesantemente molestato su una panchina in piazza Scala.
La giovane è riuscita a chiedere aiuto e a 'salvarsi’ grazie al gesto antiviolenza che la giovane ha mostrato, piegando il pollice sul palmo e coprendolo con le altre dita, alzandole e abbassandole come un saluto, e pronunciando nel frattempo “Help“, aiuto. Un gesto che è stato riconosciuto da una manager ventenne del McDonald’s di via Torino che incrociando lo sguardo di quella ragazza ha capito di dover intervenire: "Lei non sembrava essere a suo agio con il ragazzo”, aveva fatto mettere a verbale la sonna.
La richiesta dell'abbreviato condizionato, in particolare all'acquisizione dei supporti informatici dei video delle telecamere di sorveglianza, chiesta dalla difesa, è stata accolta ieri dal gup Massimo Baraldo che ha rinviato al 6 novembre. Quel giorno verrà sentita anche la vittima per alcune precisazioni.
L'imputato, in cella a San Vittore, tramite i suoi legali ha chiesto al giudice, che si è riservato, la sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere in quella degli arresti domiciliari.
Di certo non potrà più dimorare né accedere senza autorizzazione del giudice nella provincia di Bergamo e nel Comune di Milano.