
Polizia
Milano, 9 aprile 2019. - Sigilli agli investimenti della mafia nel nord Italia. La polizia di Stato ha sequestrato, a Milano, beni per oltre un milione di euro riconducibili a un esponente di spicco della storica cosca palermitana dell'Acquasanta. Il provvedimento della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, scattato su proposta del questore Renato Cortese, ha colpito il patrimonio di Gaetano Fontana, 43 anni. Gli agenti della questura di Palermo, con la collaborazione dei colleghi di Milano, hanno sequestrato una gioielleria nel "quadrilatero della moda", formalmente intestata alla convivente, ma di fatto di Fontana, preziosi il cui valore è in corso di quantificazione, tre immobili in zona residenziale, sei rapporti finanziari per circa 50 mila euro.
Gaetano Fontana, figlio di Stefano, boss della famiglia mafiosa dell'Acquasanta, sin dal 2010 è sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno a Milano, in quanto ritenuto appartenente a Cosa nostra e già condannato definitivamente quale reggente della cosca Acquasanta, per conto della quale gestiva la riscossione del pizzo. Al termine di accertamenti patrimoniali, è stata peraltro accertata la notevole sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti compiuti.