Spari in Tribunale, Giardiello torna in aula per un altro processo

L'imprenditore uccise tre persone il 9 aprile 2015. Ma stavolta è in aula perché imputato per violazione di domicilio in seguito ad una lite che ebbe nel 2012 con un suo avvocato dell'epoca

Claudio Giardiello in Tribunale

Claudio Giardiello in Tribunale

Milano, 14 marzo 2016 - A circa un anno di distanza dalla strage nel Palazzo di Giustizia di Milano, con tre vittime, tra cui un giudice e un avvocato, e due feriti, l' immobiliarista-killer Claudio Giardiello è tornato in Tribunale per un processo che lo vede imputato per violazione di domicilio in seguito ad una lite che ebbe nel 2012 con un suo avvocato dell'epoca. L'udienza è durata pochi minuti. Nella prossima udienza, fissata per il 30 maggio, Giardiello, come ha annunciato in aula il suo legale, l'avvocato Andrea Dondé, si sottoporrà all'interrogatorio davanti al giudice Vincenzina Greco dell'ottava sezione penale. Lasciando il Tribunale per tornare in carcere, l'imputato impassibile, non ha risposto a chi ha provato a fargli alcune domande e a chiedergli anche cosa avesse provato a tornare nel luogo dove ha compiuto una strage il 9 aprile dello scorso anno.

Il legale in aula ha chiarito che Giardiello "sarà presente a tutte le udienze". In questo processo, in particolare, l' imprenditore è accusato, stando all'imputazione formulata dal pm di Milano Alessandro Gobbis, di violazione di domicilio perché, il 17 maggio 2012, si è "introdotto nelle pertinenze condominiali dello studio legale" dell'avvocato Marco Eller Vainicher (parte civile, rappresentato dal legale Eleonora Amadori), "luogo di privata dimora, contro la volontà previamente manifestatagli dal medesimo". Oggi è stato necessario un rinvio dell'udienza perché il viceprocuratore onorario non aveva a disposizione il fascicolo dell'imputato. Il giudice ha rinviato al 30 maggio per ascoltare alcuni testi dell'accusa e della parte civile e per l'esame dell'imputato. Il difensore, infatti, ha fatto presente di non aver citato testimoni, anche se poi Giardiello, che più volte ha parlato con il legale dalla gabbia, sosteneva che ci fosse un testimone citato anche dalla difesa.

Nell'udienza del 9 febbraio scorso del processo per il crac della sua società davanti alla seconda sezione penale (in aula Giardiello uccise un avvocato-testimone e un coimputato) il suo difensore, l'avvocato Antonio Cristallo, aveva spiegato che Giardiello non sarebbe tornato più in Tribunale a Milano. Oggi. però, ha voluto essere presente per difendersi: era nella gabbia dell'aula dell'Ottava Sezione penale, controllato dalle guardie penitenziarie, visibilmente dimagrito e vestito con una giacca.

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