
Si parte dal rifacimento del parco, manutenzione di sentieri e nuovo ingresso. Punta di diamante, la piazza “appesa” al completamento delle tangenziali.
Riqualificazione di Villa Daccò, presto al via il primo lotto: in vista il rifacimento del parco, la manutenzione di sentieri e arredi, e un nuovo ingresso "protetto" per i ragazzi delle scuole all’area giochi. Per il lotto 2 e la futura nuova piazza fra villa e chiesa, punta di diamante dell’intero percorso, occorrerà aspettare il declassamento della strada oggi provinciale che attraversa il paese. E dunque il completamento delle nuove tangenziali. "Una tempistica cui siamo vincolati - così l’amministrazione comunale. In consiglio, le critiche della minoranza di centrodestra: "Sulla piazza che i gessatesi attendono da anni nessuna certezza di tempi e risorse. E l’Amministrazione brancola nella nebbia di promesse elettorali che non riesce a mantenere". La riqualificazione dell’area della villa, dimora antica circondata da un enorme parco nel centro storico, uno dei punti forti di tutti i programmi elettorali alle ultime elezioni. Non un intervento "isolato", ma un elemento centrale del recupero del vecchio nucleo dopo la fine delle tangenziali e l’eliminazione del traffico parassita. Il punto della situazione l’altra sera, a fronte dell’interpellanza del capogruppo di centrodestra Filippo Porta: la richiesta, a fronte dei lavori ormai vicini, quella di far partire la piazza in contemporanea, "dato l’importante stanziamento, e con l’obiettivo di evitare il raddoppio di cantieri e disagi". Ma gli interventi, così per l’Amministrazione l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Cristina Reggiani, sono da spacchettare. "Si tratta di due interventi separati: il parco sarà realizzato subito, mentre la piazza sarà successiva al declassamento della via Badia da strada provinciale a strada comunale. Una tempistica obbligata. La futura piazza sarà peraltro un luogo di aggregazione quando i servizi, come il parco riqualificato e la caffetteria, saranno pienamente operativi". "Il problema - così ancora Filippo Porta in una nota - non è che la piazza non si farà a breve termine: ma che non si conosce una tempistica di massima, né si ha chiarezza sulle risorse". L’attacco: "La maggioranza ha promesso tanto ma non dispone di una pianificazione delle grandi opere, né di una visione a medio e lungo termine".