Genovese resta in cella "Serve perizia psichiatrica"

Disposta dai giudici prima di pronunciarsi sull’affidamento a una comunità. L’ex “mago del web“ già condannato per due violenze. Tutto rinviato a ottobre.

Genovese resta in cella  "Serve perizia psichiatrica"

Genovese resta in cella "Serve perizia psichiatrica"

Deve restare in cella, anche se c’era il parere favorevole della Procura generale. Alberto Genovese, l’ex imprenditore del web condannato per due casi di violenza sessuale con uso di droghe su due modelle, deve rimanere in carcere almeno per altri 5 mesi. Il tribunale di sorveglianza ha stabilito che, prima di decidere sulla richiesta di affidamento terapeutico, serve una seria valutazione psichiatrica. Un accertamento che non è mai stato fatta nel processo, in particolare, sulle cause che lo portarono a compiere quegli abusi. E per questo ha affidato all’équipe psichiatrica del carcere di Bollate il compito di effettuare le valutazioni, anche per meglio delineare un preciso percorso di terapie per un’eventuale concessione dell’affidamento terapeutico richiesto dagli avvocati Antonella Calcaterra e Salvatore Scuto.

Su Genovese, l’ormai ex padrone di casa dei festini nell’attico milanese Terrazza Sentimento, (che qualche mese fa, quando era in una clinica ai domiciliari, si è pure sposato) "dal punto di vista diagnostico", secondo i giudici, regna "una certa confusione": non si sa se soffra di una "patologia di natura psichiatrica", né se questa sia prevalente rispetto alla dipendenza da cocaina o se sia "causa o concausa della commissione dei delitti".

Non bastano ai giudici le consulenze difensive. Ricordano nell’ordinanza che c’è anche un secondo filone di indagini su altri episodi di violenze con lo stesso schema, per il quale l’ex fondatore di start up digitali, che fu ribattezzato "mister 200 milioni di euro", rischia un altro processo. I giudici chiariscono di non essere in grado allo stato di esprimere un giudizio certo su di lui: non è stata valutata scientificamente la causa specifica dei reati e delle modalità di "estrema violenza" con le quali sono stati commessi. Per il collegio non si può escludere che un percorso in una comunità terapeutica possa essere idoneo anche per evitare che commetta reati dello stesso tipo, "esigenza" di cui devono tenere conto. Tuttavia, è necessario prima affidare al servizio specialistico psichiatrico di Bollate l’accertamento sulla "criminogenesi".

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