REDAZIONE MILANO

Generazioni di personaggi Tv "Così ha cambiato la nostra vita"

Da Cristina D’Avena e Lorella Cuccarini fino alle Iene: il tributo dei vip al mentore delle emittenti private

Generazioni di personaggi Tv "Così ha cambiato la nostra vita"

Il portico dell’Arengario, dove si depositano le corone meno “istituzionali” inviate al funerale di Silvio Berlusconi, è un riassunto delle altre vite dell’ex quattro volte premier, oltre a quella politica durata un trentennio: c’è la composizione semiazzurra dell’Inter e quella giallorossa della Roma, ci sono quelle molto simili di rose bianche firmate da Lapo Elkann e signora e da "I residenti di Milano 2", ma se ne nota una di fiori viola, rossi e gialli, sul nastro scritto: "Maria Belén Rodríguez". Perché è un’istantanea di quell’universo di lustrini che Berlusconi, più che semplicemente frequentare, ha costruito anche nell’immaginario degli italiani.

Al funerale del Cavaliere hanno sfilato i personaggi televisivi cresciuti in quattro decenni nelle sue emittenti private. Barbara D’Urso ha iniziato la carriera a Telemilano 58, l’antenata di Canale 5, e sfogliando i ricordi arriva al "periodo del lockdown, ero in diretta per l’azienda e gli italiani e mi diceva: “Grazie per esserci in questo momento“". Di Berlusconi ricorda "il suo sorriso, la sua energia, il suo essere sempre vicino ai lavoratori, dal macchinista all’elettricista: conosceva i nomi praticamente di tutti quando veniva in trasmissione. Per la mia vita artistica è stato un punto di riferimento. Mi ha insegnato tantissimo".

"Tutte le cose più belle della mia vita le devo a lui. Se fossi stato interista sarebbero state il 99 per cento, così sono il 100 per cento", riconosce Gerry Scotti, rievocando il loro primo incontro: "Con Claudio Cecchetto stavamo andando a registrare DeeJay Television, lui disse: “Ah questo è Gerry Scotti. Assomiglia al mio ragioniere in Brianza...“". C’era anche Cecchetto, ieri in Duomo, c’era Dj Ringo, c’erano generazioni di cantanti e conduttori, da Iva Zanicchi, che ha raccontato come lui "non voleva che mi candidassi alle Europee (con Forza Italia, la prima volta nel 1999, ndr), l’unica volta che mi disse di no", a Ilary Blasi e Nicola Savino, già mattatori prima di Belèn, e inviati de Le Iene. Da Cristina D’Avena, che ha iniziato "a 17 anni" ed è stata la voce delle sigle dei cartoni animati che han cresciuto i bambini italiani dagli anni ’80 sulle tv del Biscione (Berlusconi "i cartoni li amava tutti"), alla regina dei talk e dei talent show importati dall’America, Maria De Filippi, che durante la funzione era seduta tra i familiari, accanto alla compagna di Pier Silvio Berlusconi, Silvia Toffanin, anche lei conduttrice Mediaset. "A Berlusconi devo tanto, ha contribuito a cambiare le sorti della mia vita e della mia carriera – riconosce Lorella Cuccarini –. Ricordo come oggi la sua telefonata di congratulazioni dopo la prima diretta di Buona Domenica, nel 1991. Era un uomo speciale". "Prima di essere il mio capo era un amico fraterno, avevamo un rapporto di empatia e stima reciproca", osserva Marco Columbro, altra gloria delle tv berlusconiane, e anche lui gli tributa di avergli "cambiato la vita dando la possibilità a un giovane di 30 anni di fare carriera".

Massimo Boldi, che è stato anche alla camera ardente ad Arcore, in Duomo si limita a dire: "Ho perso un mio amico". Lo stesso dice Alba Parietti: "Anche se ero convinta che il suo progetto politico fosse sbagliato, era una persona che sapeva rispettare. Una delle poche che ho visto aver rispetto per tutte le persone, dalla più piccola alla più grande, con la stessa empatia e voglia di far felice chi incontrava. Gli errori umani li abbiamo fatti tutti, mancherà anche a chi non lo ammetterà mai".

Giulia Bonezzi

Nicola Palma