ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Garbagnate, morì a 15 anni. Investito e ucciso sulle strisce. Sconto di pena all’autista ubriaco

La Corte ha accolto l’accordo di patteggiamento per Pasca: da 7 anni e 4 mesi per omicidio stradale a 6. Valentino Colia fu travolto con una sua amica. La mamma: "Scusa, figlio mio, non c’è giustizia...".

La Corte ha accolto l’accordo di patteggiamento per Pasca: da 7 anni e 4 mesi per omicidio stradale a 6. Valentino Colia fu travolto con una sua amica. La mamma: "Scusa, figlio mio, non c’è giustizia...".

La Corte ha accolto l’accordo di patteggiamento per Pasca: da 7 anni e 4 mesi per omicidio stradale a 6. Valentino Colia fu travolto con una sua amica. La mamma: "Scusa, figlio mio, non c’è giustizia...".

La Corte della quinta sezione penale del Tribunale di Milano presieduta dal giudice Giuseppina Barbara ha accolto la richiesta di concordato in appello con riduzione della pena a sei anni di reclusione per Bogdan Pasca, il 33enne romeno che la sera del 17 luglio 2023 ha travolto e ucciso Valentino Colia, studente 15enne di Garbagnate Milanese. Condannato in primo grado con rito abbreviato per omicidio stradale a 7 anni e 4 mesi, Pasca avrà uno sconto di pena di un anno e 4 mesi. I giudici hanno revocato l’espulsione dall’Italia per il romeno, che era stata decisa in primo grado. "Chiedo scusa a Valentino, perché in Italia non c’è giustizia. È come se fosse stato ucciso un’altra volta", ha commentato mamma Emilia Nastasi, uscendo dall’aula del Tribunale.

Quella sera il 33enne era alla guida di un furgone, guidava con un tasso alcolemico di 0,98 g/l, senza patente valida, andava a una velocità di "gran lunga superiore" al limite consentito di 50 km/h, quando ha travolto Valentino e la sua amica Ambra che in bici attraversavano sulle strisce pedonali in viale Kennedy. Fu un impatto atroce, Valentino e l’amica furono proiettati a 38 metri dal punto d’urto. Lui mori sul colpo, l’amica riportò gravissime ferite, dopo settimane di terapia intensiva e numerosi interventi, ora sta meglio. C’era anche lei ieri mattina in aula, accanto a mamma Emilia e papà Raffaele. "Lei è sopravvissuta, ma è comunque una vittima, anche la sua vita non è più la stessa. Sei anni di carcere non bastano per l’uomo che ha cambiato le nostre vite per sempre - continua mamma Emilia -. Ma dov’è la giustizia?".

Ieri mattina i genitori di Valentino avevano con sé una lettera scritta di loro pugno che avrebbero voluto consegnare ai giudici, ma non è stato possibile. Una lettera per ribadire che il dolore della loro famiglia "non avrà scadenza, non avrà sconti, sarà un dolore a vita". Nella busta insieme alla lettera c’era anche il certificato di morte di Valentino.

"Considerato che nelle memorie difensive Pasca ha allegato il certificato di nascita del figlio, dicendo che gli manca il padre, come a voler giustificare la richiesta di sconto di pena, noi abbiamo allegato il certificato di morte di Valentino: anche a noi manca nostro figlio, ma non ce lo restituirà più nessuno, cosa dobbiamo fare allora?", conclude la mamma. Arrabbiata, delusa, Emilia riprende fiato e aggiunge, "non era Valentino nel posto sbagliato quella sera, lui voleva solo andare a prendere un gelato con i suoi amici. Era lui nel posto sbagliato, non poteva guidare, non poteva bere e invece ha fatto tutto quello che ha voluto e ucciso mio figlio. Poi ha scelto il rito abbreviato e chiesto lo sconto di pena, insomma ha fatto tutto lui e tra poco uscirà dal carcere e riprenderà la sua vita, noi invece siamo condannati all’ergastolo, non abbiamo più una vita e siamo impotenti di fronte ad un sistema giudiziario che permette tutto questo".