Marianna Vazzana
Cronaca

Calci, pugni e rapina. Gang in azione contro una 14enne e una 18enne: 5 arresti, anche due minori

L’aggressione è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì, nel quartiere Turro a Milano. Ad avvisare la polizia è stato un altro gruppo di giovani che ha assistito alla scena

Una gang (Foto archivio)

Una gang (Foto archivio)

Milano, 29 febbraio 2024 – L’accerchiamento. Poi le botte e le minacce con un coltello per farsi consegnare il cellulare e la borsa da due ragazzine.

L’assalto della baby gang “mista“, composta da tre maschi e due femmine, è andato in scena mercoledì poco dopo le 13 nel parco accanto al Naviglio Martesana a ridosso di via Stamira d’Ancona, zona Turro. I cinque aggressori, tra i 16 e i 20 anni, sono stati subito bloccati dalla polizia e arrestati per rapina aggravata in concorso. Sotto choc le due vittime, di 14 e 18 anni. La più piccola è anche finita all’ospedale per le contusioni riportate sul corpo. Tutti i coinvolti sono peruviani o italiani di origine peruviana.

L’agguato scatta all’ora di pranzo: è verosimile che le due vittime siano appena uscite da scuola quando si trovano nell’area verde e vengono avvicinate dai cinque. Sono un ventenne peruviano, un diciottenne connazionale, un diciannovenne italiano di origini peruviane – l’unico che nel gruppo ha precedenti, per reati contro il patrimonio – e due ragazze di 16 anni, una italiana e l’altra peruviana. Non è chiaro se vittime e aggressori si conoscano.

«Dateci tutto», si sentono dire le due ragazzine di 14 e 18 anni. Richiesta che viene accompagnata da spintoni e calci. Per essere ancora più persuasivo, uno dei cinque (il diciannovenne stando alle testimonianze) le minaccia con un coltello. Quindi la più grande consegna alla gang il suo cellulare iPhone 15 Pro da mille euro e la più piccola la sua borsa. A quel punto i cinque scappano con il bottino.

Ma attorno ci sono altri adolescenti che non stanno con le mani in mano: si accorgono dell’aggressione e chiamano subito il 112. La polizia interviene e intercetta subito la gang in fuga: il diciannovenne si disfa del coltello scagliandolo sotto una macchina in sosta (e l’arma viene raccolta dai poliziotti). Tutti e cinque vengono bloccati e perquisiti: il diciottenne ha addosso il cellulare appena rubato. E a terra c’è la borsa dell’altra vittima con dentro le sue chiavi di casa e gli occhiali. Tutto viene restituito alle legittime proprietarie, ancora terrorizzate. La quattordicenne, dolorante per le botte ricevute, viene anche accompagnata in codice verde al Niguarda, per essere poi dimessa con 4 giorni di prognosi per contusioni.

Smantellata la baby gang: per i maggiorenni si spalancano le porte di San Vittore mentre le due sedicenni vengono accompagnate al Beccaria in attesa di convalida.