
La compagnia “Amici di Gastone“ è composta da attori non professionisti
La commedia di Eduardo De Filippo sbarca al Teatro Guanella. A portare un pizzico di Napoli a Milano è la compagnia teatrale “Amici di Gastone”, nata per offrire un supporto alla “Casa di Gastone”, onlus che da tempo supporta le persone senza fissa dimora. Il prossimo 20 febbraio metterà in scena “Uomo e Galantuomo” - una delle prime opere del celebre drammaturgo campano - e il ricavato dei biglietti sarà interamente devoluto a Safe Heart Odv, associazione che aiuta chi nel mondo non ha le risorse per accedere alle corrette cure sanitarie.
È stato proprio grazie a questa onlus che nel 2021 è stato possibile effettuare il primo intervento a cuore aperto in Burkina Faso. La partecipazione allo spettacolo è solo su prenotazione, con donazione entro domani (martedì 18 febbraio). La compagnia teatrale “Amici di Gastone” - composta interamente da artisti di origine napoletana - unisce recitazione e solidarietà: il loro obiettivo, infatti, è quello di far conoscere le commedie partenopee e di aiutare le persone i cui diritti spesso vengono calpestati.
"Non facciamo gli attori di mestiere - spiega Stefano Esposito, presidente di “Amici di Gastone” -. Curiamo noi nei minimi dettagli ogni aspetto: dalle musiche alle scenografie. Diciamo che è tutto homemade". Esposito interpreterà Gennaro De Sia, protagonista di quella che potrebbe essere definita a tutti gli effetti un’opera di metateatro. Nella commedia, infatti, molti personaggi principali sono artisti e il teatro stesso diventa fulcro centrale della narrazione. Matrimoni riparatori, scalcagnate compagnie di attori, tradimenti e un pizzico di follia: sono questi gli ingredienti principali della rappresentazione di Eduardo De Filippo. Gli “Amici di Gastone” portano sul palco una Napoli verace e passionale, figlia della tradizione scarpettiana e della maschera di Felice Sciosciammocca. Un’opera che utilizza la farsa per raccontare - ma soprattutto svelare - in maniera cruda e diretta l’ipocrisia che si annida tra le mura di casa.
"Cerchiamo di divertire e di divertirci, ma soprattutto di aiutare chi nella vita è stato meno fortunato di noi", spiega ancora Esposito. Andare a teatro diventa un modo per fare del bene e scoprire la bellezza delle commedie che hanno fatto la storia: "L’arte unisce passione e altruismo. La solidarietà non è a senso unico: regala qualcosa a chi tende la propria mano e a chi, nel momento del bisogno, la stringe forte per rialzarsi", aggiunge Esposito.