
Gabry insieme al papà Cristiano Costanzo (foto di Roberto Pizzi)
Milano – I primi passi mossi senza l’aiuto del deambulatore. I quaderni del primo anno di scuola. Traguardi che sembravano impossibili. Eppure Gabry ce l’ha fatta: il “little hero”, piccolo eroe, che oggi ha 7 anni e mezzo, vive ogni giornata con stupore e trasmette la sua capacità di meravigliarsi a chi lo circonda. “Un bambino “sociale“, come lo definisce la sua dottoressa: sta bene in mezzo agli altri”, dicono i genitori, Filomena Rinaldi e Cristiano Costanzo. Il loro bambino, a novembre del 2019 ha dato un duro colpo alla Sifd, la malattia rara con cui è nato, unico in Italia, riuscendo a sopravvivere grazie a un trapianto di midollo. L’anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B, febbri periodiche e ritardo dello sviluppo, lascia il segno ma Gabry ha saputo reagire.

E in suo onore, sabato 10, si è svolta la terza edizione dell’evento “Dai un calcio alla vita“ al centro sportivo Massola in via Don Minzoni 4 nel quartiere Dergano: una festa gratuita per tutti, organizzata dall’associazione “Gabry little hero" creata dai suoi genitori per diffondere la “Cultura del dono”, “restituendo il bene che abbiamo ricevuto realizzando progetti per il prossimo”, spiega papà Cristiano, presidente dell’organizzazione di volontariato che in 4 anni e mezzo ha raccolto oltre 500mila euro grazie ai quali sono stati donati macchinari agli ospedali e promossi progetti inclusivi in scuole, giardini e non solo. Ora è in fase di ultimazione quello degli “ospedali dipinti” nella struttura di Neuropsichiatria infantile di via Cherasco, a Niguarda: “L’artista Silvio Irilli sta “umanizzando” la sala d’attesa con le sue opere. In più ci sarà un angolo per il book crossing. L’obiettivo è rendere questo spazio sempre più piacevole. L’inaugurazione è prevista per fine maggio: un sogno che si realizza grazie alle donazioni degli ultimi mesi. Ringraziamo tutti di cuore”.
Sabato, sono state raccolte altre donazioni che serviranno a dare linfa ad altri progetti, tra cui “l’acquisto di materiale inclusivo per due scuole del Municipio 9 e la creazione di “aree relax“ per gli alunni con disabilità o con particolari necessità”. I genitori di Gabry tengono a ringraziare “tutti coloro che hanno partecipato, i volontari e gli sponsor. Sono passate a trovarci oltre 600 persone”. Gabry è stato il protagonista. Accanto a lui, la sorellina gemella Benedetta che sul palco ha cantato “Credo negli esseri umani“ di Marco Mengoni, “il messaggio essenziale di questa giornata”, sottolineano i genitori. Da Napoli, il ventriloquo Antonio Diana, “che ha offerto uno spettacolo straordinario. Ci siamo conosciuti per caso. Lui ha visto Gabriele ed è rimasto colpito da lui e dalla nostra famiglia. Ci ha detto che è raro vedere persone con un sorriso così smagliante avendo alle spalle difficoltà gigantesche”, evidenziano Cristiano e Filomena.
Per bambini e ragazzi, tanti circuiti sportivi inclusivi con la “Bebe Vio Academy" e “WeMove”. Si è svolto pure il torneo di calcio promosso da “Ac Garibaldina 1932”, che ha messo a disposizione gratuitamente la struttura per l’evento. Possibile, poi, grazie alla realtà aumentata, vedere anche una “panchina del futuro, inclusiva, con sedili reclinabili, braccioli e colori sgargianti visibili dagli ipovedenti. Sogniamo un futuro diverso è il nostro motto, le cui iniziali sono Sifd: così abbiamo trasformato l’acronimo della malattia di Gabry”, concludono Filomena e Cristiano.
La manifestazione è stata anche parte di “Match for life”, campagna di Admo (Associazione donatori di midollo osseo) per sensibilizzare le persone sull’opportunità di entrare nel Registro dei donatori e regalare una seconda vita a qualcuno nel mondo, come quella che è stata donata a Gabry.