DIMONICA AUTUNNO
Cronaca

Futuro dell’area ex Galbani: "Cantieri il prima possibile"

Nella commissione straordinaria presentati progetto e bozza di convenzione. Due i lotti di intervento di un piano destinato a cambiare il volto della città

di Monica Autunno

I metri quadrati e le volumetrie, le revisioni al progetto, le funzioni future, la viabilità. E i tempi: commissione straordinaria sul futuro delle aree ex Galbani, la bozza di convenzione sarà pronta a fine anno. Ma sarà solo il principio dell’ultimo step: dopo l’adozione consigliare i 90 giorni canonici per pubblicazione, presentazioni osservazioni e contro deduzioni di un documento "visionato dai legali anche nelle virgole". L’obiettivo, ancora non su carta, quello di arrivare ai cantieri quanto prima. In aula consiliare per la commissione dedicata richiesta dai consiglieri di minoranza Franco Guzzetti e Luca Mosconi nelle scorse settimane, una folta rappresentanza dell’amministrazione comunale, in primis gli assessori ai lavori pubblici e all’urbanistica Francesco Ferrari e Lino Ladini, i commissari, i rappresentanti della società di progettazione GB & Partners incaricata della redazione del piano da Officine Mak, da due anni proprietaria del sito. E’ spettato all’architetto Giampiero Bianchi, con la collega Alice Ravizza, illustrare il progetto destinato a cambiare volto alla città intera. 128.000 i metri cubi, da ridurre a 119.000 in quanto due edifici nella zona stazione erano stati recuperati nel 2008, quando un primo progetto partì e si arenò alle prime avvisaglie di crisi immobiliare. I lotti di intervento sono due. Il primo in zona centrale, tra stazione ferroviaria e vecchio nucleo: è il più strategico dal punto di vista urbanistico e quello più complesso sul fronte viabilistico. Il secondo, quello alle ex porcilaie sulla Cerca è invece il più discusso: restano confermati nuova residenza e una media struttura di vendita, che non piace, ancora, a molta parte politica. In zona centrale arriveranno palazzine, terziario e servizi, sarà restaurato un edificio storico e sarà una lunga promenade alberata a cucire finalmente due zone dell’abitato separate dal degrado. Nel tempo varie proposte: un’area fieristica, un centro congressi, un campus per studenti. A gelare i sogni la realtà: nessun volo pindarico, "un’operazione di questo calibro - così i progettisti - deve come prima altra cosa sostenersi economicamente".