Milano – Non solo rolex, catenine o smartphone: i ladri di Milano si accontentano di molto meno. Per esempio degli zaini di due bambini con dentro i libri di scuola e magari qualche merendina. Un bottino da poche decine di euro per il quale però è stata necessaria una messinscena piuttosto elaborata e inquietante: pedinamento dei tre giovanissimi studenti, attesa del momento propizio, un uomo che si finge papà di uno dei bambini e, infine, il furto.
Fuori da scuola
Succede a Porta Romana. Protagonisti tre bambini che frequentano la prima media della scuola Barozzi, in via Bocconi, di fronte al Parco Ravizza. Racconta Chiara Besozzi, architetto, mamma di uno dei tre studenti: “Come capita ogni tanto durante la settimana, dopo la scuola mio figlio e alcuni suoi amici mangiano un panino in un bar della zona e poi tornano a casa. È una cosa che hanno già fatto, li fa sentire grandi, è anche un modo per responsabilizzarli, sui soldi e sugli orari. Non è mai successo niente di strano”.
In portineria
Fino a mercoledì 15 novembre. “Sono usciti da scuola come al solito – racconta la mamma – e hanno lasciato gli zaini, che sono sempre piuttosto pesanti da portare in giro, a casa di uno di loro. Li hanno lasciati in portineria, come avevano fatto altre volte, dicendo al custode che sarebbero passati più tardi a riprenderli. Quando sono tornati però gli zaini erano spariti”.
L’inganno
È stato il portinaio a spiegare cos’era successo: “Ha detto – spiega ancora Besozzi - che un uomo italiano di circa 40 anni era entrato dicendo di essere il papà di uno dei bambini e che prendeva lui gli zaini per riportarli a casa. Ha detto che sembrava una persona normalissima. Mai avrebbe pensato che poteva essere un ladro. Anche perché, insomma, come si fa a rubare degli zaini a dei bambini di prima media?”.
Il danno e la paura
E invece è proprio quello che è successo. “Uno era un trolley da quasi 100 euro appena comprato. Poi ci sono i libri di scuola che erano dentro gli zaini da ricomprare e, soprattutto, la serratura di casa da rifare, visto che in una tasca c’erano anche le chiavi di casa. Il ladro forse ci guadagnerà qualche decina di euro, per noi invece alla fine un danno da 500 euro più o meno. Anche se il vero danno è quello che si fa ai bambini. Che adesso vivranno il quartiere in maniera diversa, sicuramente con più paura”.
La denuncia
I genitori sono andati naturalmente a sporgere denuncia alla Caserma di viale Umbria: “Non tanto per riavere gli zaini – conclude Chiara – nessuno è così ingenuo da pensare che si possano ritrovare. Però almeno per segnalare la cosa, chissà magari ci saranno più controlli o una maggiore attenzione. Sono solo zaini, è vero, però è inquietante che dei bambini vengano seguiti fuori da scuola. Loro adesso hanno paura, e anche noi genitori siamo meno tranquilli a lasciarli tornare da soli, anche se sono poche centinaia di metri per arrivare a casa”.