Via Monti, colpo all’attico: bottino da 400mila euro tra gioielli e lingotti d'oro

Maxi furto in abitazione al diciassettesimo piano di un palazzo. Cassaforte aperta con la fiamma ossidrica

Lo stabile di via Monti colpito dai ladri

Lo stabile di via Monti colpito dai ladri

Milano, 4 gennaio 2020 -  Due torri beige quasi all’angolo con largo V Alpini. Parcheggio interno e giardino ben curato, sembra che qualche anno fa qui ci vivesse pure qualche giocatore del Milan. Un cartello davanti al cancello: "Controllo costante degli accessi". Un avviso che non ha di certo scoraggiato i ladri professionisti che nei giorni scorsi, verosimilmente la notte di Capodanno, hanno preso di mira l’appartamento al diciassettesimo piano, l’ultimo, di via Monti 57, di proprietà di un ventottenne italiano. Di ritorno dalle vacanze natalizie la sera del 2, l’uomo è entrato in casa e ha trovato la brutta sorpresa: stanze completamente a soqquadro e cassaforte svuotata del prezioso contenuto, del valore approssimativo di circa 400mila euro.

Del maxi colpo si stanno occupando gli agenti della polizia, che hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’abitazione a caccia di tracce utili e individuato le telecamere della zona che potrebbero aver ripreso l’arrivo o la fuga dei topi d’appartamento. Stando a quanto ricostruito finora, i banditi sono saliti fino all’attico, forse sapendo che in quell’abitazione avrebbero trovato il bottino grosso. Approfittando del fatto che l’allarme interno era disattivato, i ladri sono riusciti a entrare senza dare nell’occhio da una porta di servizio che collega il pianerottolo alla cucina e a “lavorare“ senza fretta con la fiamma ossidrica per aprire il forziere: all’interno ci hanno trovato lingotti d’oro per 200mila euro, monete da collezione per altri 100mila, orologi marca Rolex da 35mila e gioielli da 50mila. Totale: 385mila euro. Nessuno si è accorto di nulla, anche perché è probabile che molti degli inquilini non fossero a Milano in quelle ore.

Il furto è stato denunciato alle 19.50 di giovedì, quindi la banda ha avuto tutto il tempo per rientrare nel covo e sparire nel nulla. Più o meno lo stesso copione andato in scena l’altro ieri in corso Concordia, sebbene in quel caso, come raccontato ieri dal Giorno, i malviventi siano fuggiti a mani vuote: dopo aver provato a smurare una cassaforte e a portarne via un’altra con la base zavorrata, si sono concentrati sulla terza, che però hanno abbandonato nell’ascensore condominiale, forse perché insospettiti da un rumore all’interno dello stabile in zona Indipendenza. Il 29, invece, era andata meglio ad altri due topi d’appartamento, scappati con la cassaforte in spalla da un’abitazione di via Moscova.

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