Milano, furti col ‘jammer’ nelle auto dei genitori che portano i figli a scuola: che cos’è e come difendersi

Arrestati due italiani di 42 e 57 anni con l’accusa di furto pluriaggravato in concorso, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi false e grimaldelli

La refurtiva recuperata dalla polizia del Commissariato Sempione

La refurtiva recuperata dalla polizia del Commissariato Sempione

Due italiani di 42 e 57 anni sono stati arrestati mercoledì mattina a Milano con l’accusa di aver razziato una serie di automobili parcheggiate vicino alla scuole della città. Sono indagati per furto pluriaggravato in concorso, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi false e grimaldelli.

L’arresto è stato eseguito dagli agenti di polizia del Commissariato Sempione. Una pattuglie ha individuato individuato in via Leone XIII una vettura in sosta: a bordo il cinquantasettenne poi arrestato stava maneggiando uno strumento, rivelatosi poi un ‘jammer’, cioè un dispositivo in grado di disturbare le frequenze usate dai telecomandi di chiusura delle portiere. Seduto sui sedili posteriori in modo da nascondere parzialmente la sua sagoma c’era anche il complice. 

I due, dopo aver visto un suv parcheggiare nei presso dell’istituto scolastico, si sono divisi. In particolare, il più giovane si è avvicinato all’auto mentre l’altro si è allontanato per parcheggiare nei pressi dell’incrocio con via Vincenzo Monti ed è rimasto lì in attesa del ritorno del complice.

L’arresto

Il quarantaduenne, monitorato a distanza dai poliziotti, ha aperto la portiera del suv, si è impossessato di una valigia riposta sui sedili posteriori e ha tentato di allontanarsi velocemente. Gli agenti di viale Certosa hanno bloccato e arrestato l’uomo e, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso anche di alcuni attrezzi atti allo scasso. Nel frattempo, il complice, non avendo assistito all’arresto del complice e insospettito dal suo ritardo, si è allontanato in direzione periferia sempre costantemente monitorato dai poliziotti.

Il bottino di lusso

Giunti nella frazione Roveda a Sedriano, a poca distanza dall’indirizzo di residenza dell’uomo, gli agenti l’hanno fermato e all’interno del veicolo hanno rinvenuto e sequestrato un disturbatore di frequenze cosiddetto “jammer”, diversi attrezzi atti allo scasso, tre borse da donna di marca Guess, Chanel e Louis Vuitton, due portafogli sempre di note marche di lusso, sei orologi di lusso di diverse marche tra cui Rolex, Patek Philippe e Hublot, una piastra e un phone professionale per capelli, un paio di cuffie audio, un borsone e un cappello. Inoltre, all’interno dell’abitazione del 57enne, gli agenti hanno sequestrato 5.200 euro in contanti custoditi di un borsello di marca Dior.

Come difendersi dai “jammer”

Per difendersi dai “jammer” è opportuno parcheggiare l’auto in un luogo sorvegliato da telecamere o controllato da un servizio di vigilanza. Inoltre, quando si chiudono le portiere di un’auto tramite telecomando, il semplice accendersi delle quattro frecce non significa che la vettura è chiusa, meglio controllare e provare ad aprirla manualmente.

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