Furto a CityLife: il ladro aveva il codice della cassaforte

Le alternative sono due. La prima, la più probabile: il ladro conosceva la sequenza numerica per aprire la cassaforte. La seconda, molto meno plausibile: il ladro ha indovinato la combinazione. Non si spiega altrimenti l’assenza di segni di effrazione sul forziere svuotato nelle scorse ore in un appartamento di via Senofonte, a CityLife; segni di effrazione che invece erano ben visibili sulla porta d’ingresso dell’abitazione. L’allarme è scattato nella tarda serata di domenica, quando il padrone di casa, un cinquantacinquenne italiano, si è accorto del furto appena rientrato dopo un weekend fuori città. A quel punto, l’uomo ha chiamato il 112 per segnalare l’irruzione, e nel giro di pochi minuti sono arrivati gli agenti delle Volanti e della Scientifica: i primi hanno raccolto la testimonianza del derubato, che nella denuncia sarà chiamato a fare un inventario il più possibile completo di orologi e gioielli spariti nel nulla; i secondi hanno passato al setaccio tutte le stanze, a caccia di impronte digitali o di altre tracce che possano aiutare i colleghi a rintracciare gli autori del colpo. Con ogni probabilità, i ladri hanno effettuato una serie di sopralluoghi prima di entrare in azione; e certamente sapevano che il proprietario non era in casa, anche perché hanno scelto di colpire in una zona molto sorvegliata. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dalle telecamere installate nella zona, che potrebbero aver ripreso l’arrivo della banda o la presenza del palo in strada.

Sotto i riflettori anche i tabulati telefonici, con particolare attenzione a eventuali numeri "anomali" che nel weekend hanno agganciato le celle che coprono la zona di CityLife.

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