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Allarme ladri: l’ultima difesa di negozi e alberghi, catena virtuale per avvisare i vigili

Messaggi via WhatsApp per diffondere allarmi e identikit dei sospetti di MARIANNA VAZZANA

Un ladro

Milano, 22 0ttobre 2015 - Chat di gruppo per incastrare i ladri. Per segnalare in tempo reale un reato, ma anche per prevenirlo diffondendo informazioni utili tra vicini di marciapiede, come descrizioni e fotografie di persone sospette o malviventi “seriali” non ancora acciuffati. I gruppi di WhatsApp rappresentano il canale aperto un anno e mezzo fa tra i commercianti delle principali arterie commerciali della città (come corso Buenos Aires e la Galleria Vittorio Emanuele) e la polizia locale. E da giugno c’è una novità: anche gli albergatori della zona intorno alla stazione Centrale hanno fatto rete. Basti dire che nell’area di via Napo Torriani si concentrano una ventina di strutture ricettive: il viavai continuo di turisti e clienti fa gola da sempre ai malviventi. E nei mesi di Expo i potenziali bottini si sono moltiplicati. Da qui, la decisione di «frenare» scippatori e ladri con un nuovo sistema. Quello della chat, appunto.

A luglio, quattro donne bosniache (tutte incinte o con figli piccolissimi) erano state arrestate dal’Unità reati predatori della polizia locale, coordinata dal comandante Tullio Mastrangelo, colte in flagrante all’hotel Berna di via Torriani: avevano circondato una turista di Hong Kong, una le aveva aperto la borsa portandole via il portafogli con mille sterline e 300 dollari. Resteranno in carcere fino al 2018. Quel giorno, gli albergatori si sono scambiati decine di informazioni, in collegamento diretto con la polizia locale. Borseggi e furti con destrezza non sono una novità, «questa situazione negli alberghi è nota da anni – sottolinea Carlo Fontana, gestore dell’hotel Berna e tra i rappresentanti di Apam (Associazione albergatori di Milano) – e va a ondate. Per i turisti che diventano vittime dei ladri, tante volte il furto implica diverse complicazioni: perdono biglietti, passaporti, documenti, oltre ai contanti. Sono dei drammi, perché magari devono ripartire a breve. Grazie alla chat puntiamo a prevenire il più possibile certe situazioni, mettendoci in guardia l’un l’altro in tempo reale. Alziamo la soglia di attenzione e offriamo un servizio in più alla clientela. In più possiamo comunicare direttamente con la polizia locale, in caso di reato e non solo».

Di solito, i colpi vengono messi a segno da persone dell’Est Europa, ma anche da italiani «insospettabili e ben vestiti», talvolta in là con l’età. I gruppi tra commercianti, però, funzionano bene e hanno consentito di sventare diversi furti. Parola di Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano con competenza sulla sicurezza. Al punto che non saranno solo le vie più centrali a usufruire del servizio ma si vuole estenderlo anche alle strade di periferia. «A breve - annuncia Peserico - la chat di commercianti e polizia locale sarà attivata anche nella zona di Giambellino e Lorenteggio». Da sottolineare, il fatto che «non si interviene solo a furto effettuato ma soprattutto prima: l’attività preventiva funziona ancora prima di quella repressiva. Con il gruppo si presidia il territorio giorno per giorno, in maniera più efficace».

di MARIANNA VAZZANA